“Ultima risorsa, prima vediamo se funzionano pattuglie miste”
(DIRE) 5 Lug. – “Ho sentito che qualcuno nei giorni scorsi proponeva quello che stanno attuando la Francia e l’Austria, cioe’ la sospensione di Schengen. Speriamo di non dover arrivare a tanto”. Non un passo indietro sull’ipotesi di installare barriere anti-migranti e sospendere il trattato di Schengen, ma molta piu’ cautela rispetto all’intenzione di “sigillare il confine orientale” annunciata ieri dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, oggi a Trieste. Il vicepremier sottolinea che “sia la sospensione di Schengen che l’utilizzo di barriere o protezioni fisiche o tecnologiche verranno valutate tra qualche settimane, dopo che si vedra’ se il pattugliamento misto dei confini sara’ stato sufficiente o meno”. Il ministro infatti si augura che sia sufficiente la presenza umana sui confini, annuncia che porta “in dote” a Trieste 40 uomini delle forze dell’ordine in piu’, tra Polizia, Polizia di frontiera e operazione Strade sicure. “Ho parlato col collega sloveno, cui ho chiesto maggiore sforzo in termini di uomini e mezzi- continua Salvini-, per le pattuglie congiunte. Ho parlato con il collega croato, cui ho chiesto maggiore sforzo per il controllo della frontiera sud, con la Bosnia. Entrambi li vedro’ a Helsinki al consiglio Giustizia e affari interni. L’obiettivo e’ avere- conclude- pattuglie di polizia congiunte di Italia-Slovenia-Croazia che controllino i confini interni ed esterni dell’Ue”. (Mil/ Dire) 15:29 05-07-19