Poznan, 23 Giugno 2019 – (quattro senza senior maschile, doppio pesi leggeri maschile e doppio pesi leggeri femminile); 1 nelle specialità paralimpiche (quattro con PR3 Misto) che aggiunte alla medaglia d’oro vinta ieri dal quattro di coppia pesi leggeri maschile – specialità non olimpica – portano il bottino dell’Italremo, del ditti Francesco Cattaneo, a 5 medaglie (1 oro e 4 argenti) e il piazzamento al sesto posto nella classifica per Nazioni vinta dall’Australia con 11 medaglie (4-3-4). Per quanto riguarda le medaglie vinte nelle specialità olimpiche, la prima è arrivata dal quattro senza di Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Bruno Rosetti e Matteo Castaldo che, dopo una gara dagli alti ritmi e sempre in attacco, per tre quarti di barca si è fermata alle spalle dell’Australia campione del mondo lo scorso anno a Plovdiv.
La seconda medaglia d’argento è arrivata dall’inossidabile coppia pesi leggeri, Pietro Willy Ruta e Stefano Oppo, che con il doppio hanno condotto la gara per 1500 metri tenendo a bada Germania e Australia e solo sul finale la barca tedesca è riuscita, con un forte serrate, a superare la formazione azzurra. La terza medaglia d’argento è arrivata dal doppio pesi leggeri femminile, di Valentina Rodini e Federica Cesarini, che si sono viste sfilare l’oro dal collo per soli nove centesimi dalla Nuova Zelanda che, dalle retrovie, dopo il passaggio dei 1500 metri, ha superato Cina e Italia spingendo fuori dal podio la Francia. La quarta medaglia d’argento, nella specialità paralimpica del quattro con PR3 Misto, è arrivata da Greta Elizabeth Muti, Alessandro Brancato, Lorenzo Bernard, Cristina Scazzosi e Lorena Fuina al timone, autori di una gara sempre in pressing sugli Stati Uniti vicecampioni del mondo, che hanno vinto l’oro, per tenere a distanza la Francia, terza.
Dalle finali di oggi sono arrivati, per l’Italia, anche due quinti posti, nel due senza senior femminile (Aisha Rocek e Kiri Tontodonati) e nel singolo femminile PR1 paralimpico (Anila Hoxha): due gare con specialità diverse, ma entrambe accomunate dalla caparbietà di lottare, palata su palata, durante tutta la gara. I due sesti posti sono arrivati, infine, dal due senza senior maschile di Giuseppe Vicino e Leonardo Pietra Caprina, una barca che con formazioni sempre rimaneggiate continua ad essere tra i finalisti di questa specialità olimpica, e dall’ammiraglia, formata da Davide Mumolo, Paolo Perino, Mario Paonessa, Emanuele Fiume, Luca Parlato, Vincenzo Abbagnale, Emanuele Liuzzi, Cesare Gabbia ed Enrico D’Aniello al timone, che oggi ha dimostrato di avere acquisito parte di quella velocità che serve per contrastare lo strapotere di Germania, Gran Bretagna e Canada che si sono divise, nell’ordine, i tre gradini del podio.
Il prossimo appuntamento per la nazionale olimpica e paralimpica è il Campionato del Mondo Assoluto, in programma a Linz (Austria) dal 25 agosto al 1° settembre, ed è valido per le qualificazioni per le Olimpiadi di Tokyo 2020. La nazionale Under 23 parteciperà, invece, al Mondiale di categoria previsto a Sarasota, in Florida, dal 24 al 28 luglio, mentre quella junior disputerà il suo mondiale a Tokyo, come test event olimpico, sullo stesso bacino delle regate a cinque cerchi dal 7 all’11 agosto.
nelle immagini (ph Mimmo Perna): in alto il quattro senza senior maschile; in calce il doppio pesi leggeri maschile; il doppio pesi leggeri femminile