Alle 2.20 della decorsa nottata, su segnalazione giunta alla linea di emergenza 112 NUE, una volante veniva inviata nel Lungomare di Rimini, altezza stabilimento n.130, in quanto una persona stava inseguendo un giovane straniero (cittadino senegalese di 43 anni irregolare sul territorio nazionale) che poco prima, assieme ad altri, gli aveva sottratto la somma di 25 euro. Giunti sul posto gli operatori di polizia rintracciavano la vittima, un ragazzo italiano di 30 anni, il quale riferiva di aver subito la rapina e che era intento a rincorrere lo straniero in fuga sul lungomare. Nel frattempo, all’altezza dello stabilimento n.134, una seconda volante bloccava lo straniero responsabile della presunta rapina ma che, nel parapiglia, il fermato riusciva a divincolarsi dalla presa dei poliziotti e scappare nuovamente. La sinergia adottata dagli agenti delle due volanti nel rincorrere il predetto nella battigia faceva sì che di lì a poco lo straniero veniva raggiunto e bloccato definitivamente, traendolo in arresto per il reato di rapina in concorso.
I fatti: erano le 2 di notte, il ragazzo italiano uscito dal lavoro nell’incrociare lungo la strada un gruppo di ragazzi di colore (erano in cinque) i quali condividevano una sigaretta artigianale – probabilmente contenente marijuana – chiedeva a loro di poter dare un “tiro” alla sigaretta. Uno di questi del gruppo di stranieri, lo invitava a seguirlo prospettandogli la vendita di sostanza stupefacente (marijuana). A questo punto l’italiano accettava la proposta, consegnando allo straniero 25 euro che, con fare fulmineo gli strappava i soldi dalle mani allontanandosi verso gli stabilimenti balneari. Nel tentativo di rincorrerlo l’italiano veniva trattenuto con forza dal gruppo dei 4 connazionali. Nonostante ciò lo stesso riusciva a liberarsi ed a porsi all’inseguimento del rapinatore chiedendo aiuto alla polizia.
Le volanti intervenute procedevano all’arresto del cittadino senegalese per il reato di rapina in concorso con altri (al momento da rintracciare) e perché irregolare sul territorio nazionale. Al termine dell’attività di polizia lo stesso è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Rimini e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
fonte – http://questure.poliziadistato.it/Rimini/articolo/13105d0c66c4be838155666533