Ieri l’Accademia Italiana di scienze di polizia investigative e scientifica e l’Osservatorio Nazionale per i diritti e la salute dei militari e delle forze dell’ordine hanno organizzato presso la sala Stampa della Camera dei Deputati la presentazione del Progetto “Corpo e Anima” aderente alla “Rete integrata di continuità psico assistenziale” un’equipe integrata composta da medici di famiglia tra cui anche i pediatri, farmacisti, psicologi, criminologi, sociologi e avvocati a supporto di personale del comparto sicurezza e difesa e per la prevenzione della violenza di genere. Presenti e partecipi i parlamentari campani On. Paolo Russo medico, Presidente Comitato per la Legislazione; il Sen. Francesco Urraro avvocato, Commissione Giustizia; Sen. Valeria Valente avvocato, Presidente Commissione parlamentare d’Inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere; On. Gianfranco Di Sarno avvocato, Commissione Giustizia. Il progetto, come hanno avuto modo di spiegare la Vice Presidente Aispis e Osservatorio Dott.ssa Antonella Cortese e la Direttrice Scientifica e Presidente Osservatorio Dott.ssa Francesca Beneduce si avvale di professionisti formati ad hoc per l’accoglienza e la risoluzione dei casi. La relazione tecnica è stata affidata al responsabile Dipartimento Sanità Aispis Dott. Antonio Antonaci medico di famiglia, ideatore e sperimentatore pratico presso il proprio studio di Galatina di questo modello con approccio integrato, ed al Dott. Domenico Russo medico di famiglia, consulente Aispis che ha messo a disposizione la propria struttura di Ciampino, un progetto che è diventato già best practicecon la presentazione internazionale a l’Havana. “Si è passati dalla mera formazione all’applicazione pratica di ciò che si professa, spesso la teoria è lontana dalle contingenze pratiche e noi che studiamo e lavoriamo su queste problematiche abbiamo sentito la necessità di fare di più” cosi la Presidente dell’Osservatorio Beneduce che aggiunge “poliambulatori e le tanto decantate Reti di prossimità ed integrate che pure esistono sulla carta da circa un trentennio è come se non esistessero se non vengono applicate. Uno strumento legislativo per essere efficace deve trovare applicazione, altrimenti risulta inutile oltre che dannoso- continua la Beneduce- è necessario ripensare ad un modello di politiche sanitarie moderno che tenga conto anche delle modificazioni intercorse e penso agli Ambiti sociali territoriali (Uffici di Piano), ad un modello socio-psico- assistenziale ed a un migliore utilizzo delle risorse economiche e professionali. Siamo tutti convolti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute della nostra società. Si parla tanto di crisi dei valori e credo che il miglior vaccino per la riaffermazione di questi passi attraverso una rete realmente solidale, purtroppo oggi siamo accerchiati da individualità professionali autoreferenziali, e se non si cambiaquesto approccio la deriva sociale è inevitabile”. Una giornata di presentazione ma anche di sintesi quella di ieri, in cui sono stati portati all’evidenza pubblica, dopo le sollecitazioni degli scorsi appuntamenti avvenuti presso la Camera dei Deputati, i notevoli risultati grazie raggiunti grazie alla sensibilità ed all’intervento del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che ha avviato unsondaggio sui ricongiungimenti familiari, un intervento importante per un modello organizzativo in chiave di conciliazione vita – lavoro per le donne e gli uomini in divisa. Il prossimo appuntamento è fissato per il giorno 8 Luglio presso la sala della Provincia di Campobasso con il patrocinio del Consiglio regionale del Molise frutto della collaborazione con la consigliera di Parità Giuditta Lembo dove si riprenderanno le tematiche del Tavolo di confronto inter istituzionale “Cambiamenti radicali come prerogativa per il benessere psicofisico dei militari e delle forze dell’ordine: dai disturbi post traumatici da stress ai ricongiungimenti familiari e mobbing”- Edizione Molise.