(DIRE) Ankara, 16 Giu. – Promuovere consapevolezza e impegno politico, perchè nel mondo sia arrestato il degrado del suolo, un problema che colpisce soprattutto Paesi poveri e comunità rurali: è questo, secondo Yukie Hori, portavoce della Convenzione Onu contro la desertificazione (Unccd), l’obiettivo della Giornata mondiale sul tema che si celebrerà domani. “L’appuntamento del 17 Giugno mira a coinvolgere l’opinione pubblica e a favorire responsabilità e impegno politico- ha sottolineato Hori in un’intervista all’agenzia ‘Dire’- Un riferimento essenziale è il ‘land degradation neutrality’, lo stop al degrado del suolo, un’idea definita proprio qui ad Ankara, nel corso della Conferenza delle parti della Convenzione che si tenne nel 2015”. La lotta contro la desertificazione, rilanciata 25 anni fa con l’adozione della Unccd, uno strumento che riunisce oggi 196 Paesi, è uno degli impegni dell’Agenda 2030. L’Obiettivo di sviluppo numero 15 chiede di “proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”. Nel testo, del resto, e’ fissato al 2030 il traguardo di “un mondo privo di degrado del suolo”. Secondo dati rilanciati alla vigilia della Giornata mondiale dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, un terzo delle terre del pianeta sono gravemente degradate e ogni anno si perdono 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile. Stando alle statistiche delle Nazioni Unite, inoltre, il 74 per cento dei poveri nel mondo sono direttamente colpiti dal deterioramento dei terreni. Le celebrazioni della Giornata mondiale contro la desertificazione si terranno ad Ankara, già sede quattro anni fa della Cop12, la Conferenza delle parti del 2015. (Dire) 14:08 16-06-19