Durante il Seminario tenutosi ieri 30 Maggio 2019 presso la Camera dei Deputati, noi come OSSERVATORIO NAZIONALE PER I DIRITTI e la Salute dei militari, con le nostre cariche istituzionali e i nostri vertici, quali la nostra Presidente Dott.ssa Francesca Beneduce, la Presidente DELL’AISPIS dott. Ssa Francesca Antonaci, abbiamo trattato un tema scottante e delicato quale la salute psicofisica dei nostri militari. Oggi 7200 militari sono impegnati in operazioni nazionali e circa 6.000 in operazioni internazionali. Alle persone vanno forniti sostegni validi, ma non solo quando si mostra il problema, ma in maniera costante dato che parliamo di persone costantemente a rischio, non solo fisico ma anche psicologico. Occorre, dunque, un “piano di tutela che faccia prevenzione”. Le cause che portano a gesti estremi sono sempre dovute ad una multifattorialità a delle concause. Certo è che spesso può essere determinante la sindrome post-traumatica da stress. Ovviamente a tali trattamenti vanno associati supporti psicologici e psicoterapeutici costanti. La Psicologia deve prima combattere la sua battaglia contro una mentalità collettiva che vuole tale materia ancora accostata al concetto di PAZZIA. Bisogna educare le persone al cosa è la Psicologia e ai benefici che se ne possono trarre dal consultare uno psicologo. Bisogna combattere contro questi tabù culturali, tabù istituzionali e aiutare queste persone a vivere il loro lavoro in piena serenità e con la consapevolezza di avere un aiuto strutturato qualora lo si chieda. Noi come AISPIS e OSSERVATORIO NAZIONALE PER I DIRITTI E PER LA SALUTE DEI MILITARI chiediamo un piano concreto di protezione, sostegno, che punti al supporto psicologico costante dei militari , al fornire loro un servizio di supporto domiciliare qualora ce ne sia la necessità, sia per gli stessi e sia per le loro famiglie. Così in una nota la Dott.ssa Marilena Bonifacio Psicologa Clinica e Direttrice Didattica AISPIS