Arrestato un cittadino georgiano 38enne con documenti falsi, già espulso, ed in possesso di sostanze stupefacenti. Il capillare controllo del territorio nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla commissione di reati ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di arrestare un cittadino georgiano 38enne, trovato in possesso di documenti falsi e già destinatario di decreto di espulsione dal territorio dello Stato, emesso dalla Questura di Bari. Gli Agenti delle Volanti hanno fermato per un controllo un’autovettura,il cui conducente ha esibito documento di identità e patente di guida che lo qualificavano quale cittadino lituano.
Il comportamento nervoso ed insofferente del soggetto durante le fasi del controllo ha insospettito gli Agenti, che hanno eseguito una perquisizione personale rinvenendo, nella manica della felpa indossata dall’uomo, un involucro di alluminio contenente 20 grammi di cocaina. Attraverso i controlli esperiti sul nominativo riportato nei documenti, poi risultato falso, si è accertato trattarsi di un pregiudicato e, gli immediati accertamenti effettuati dagli operatori del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno dimostrato che entrambi i documenti esibiti erano frutto di contraffazione. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che l’uomo fermato, in realtà, è il cittadino georgiano D.G., con pregiudizi penali per furto. L’arresto in flagranza così eseguito dalla Polizia di Stato è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria nel rito direttissimo, all’esito del quale è stata disposta nei confronti del soggetto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con la prescrizione di non allontanarsi e di essere quotidianamente reperibile. Il positivo risultato è il frutto dell’elevato e costante impegno profuso nel contrasto al crimine diffuso mediante una incessante attività di controllo del territorio tramite i nuovi protocolli operativi recentemente disposti dal Questore Vallone.
comunicato stampa – Questura di Reggio Calabria