Le tecnologie digitali in pochi anni hanno trasformato l’organizzazione sociale del nostro tempo, internet da strumento di comunicazione si è trasformato in principale piattaforma su cui costruire relazioni interpersonali: è ormai indispensabile prendere consapevolezza che questo ambiente non è un luogo separato o una realtà parallela, ma piuttosto lo spazio in cui si dispiega una parte sempre più importante della vita reale. Oggi la sfida più grande da affrontare è quella di riuscire ad accompagnare la società in un processo di elaborazione culturale per far fronte ai nuovi problemi posti dallo sviluppo tecnologico.
La Scuola svolge ancora una volta un ruolo di primo piano in tale sfida educativa, per insegnare ai giovani il modo di confrontarsi costruttivamente con le attuali forme espressive offerte dalla Rete, per proporre un nuovo modello di cittadinanza attiva e democratica che pervada anche la sfera del virtuale e per promuovere una gestione consapevole di tutti gli aspetti della vita che sono presenti anche al mondo online. Compito della nuova educazione è formare “cittadini virtuali” consapevoli, fruitori attivi della rete e delle moderne tecnologie e allo stesso tempo comprendere una nuova dimensione del reale che ha inglobato in sé il virtuale con le sue potenzialità e i suoi rischi.
L’innovazione quindi non va subìta, ma può diventare opportunità se accompagnata da un’adeguata educazione: soltanto insegnando ai giovani ad essere utilizzatori di social dotati degli strumenti necessari per sviluppare uno spirito critico, una consapevolezza e una responsabilità di fronte alla nuova realtà dei media digitali, sarà possibile combattere i pericolosi fenomeni del cyberbullismo e delle fake news e arginare i comportamenti a rischio come il trolling e le campagne di odio sulla rete.
Questo è il messaggio che è stato lanciato nel corso della conferenza stampa svoltasi presso la sala “G. Levato” del Consiglio Regionale della Calabria – Palazzo “Campanella”, indetta da Cisme società cooperativa e dal Corecom per illustrare il percorso svolto nelle scuole superiori “A. Righi” di Reggio Calabria e “E. Fermi” di Bagnara Calabra, con i laboratori “Media Education For All” e “Di.Re. Digital research….e non solo”, proprio per diffondere una cultura digitale tra i giovani ed i loro genitori e per aiutarli a proteggersi e navigare in maniera responsabile. Durante la conferenza stampa sono stati presentati i risultati raggiunti con i laboratori partiti a febbraio e conclusisi a maggio, che hanno visto i giovani studenti protagonisti dell’apprendimento in una scuola dinamica e attenta che funge, sempre più, da ruolo educante coinvolgendo i propri studenti in un percorso che li aiuti ad essere responsabili dello strumento che hanno in mano.
Alla conferenza stampa, moderata dalla giornalista Paola Suraci, sono intervenuti Giuseppe Rotta – presidente CO.RE.COM. Calabria; Maria Daniela Rossi – presidente CISMe; Maria Daniela Musarella – dirigente scolastico Istituto “A. Righi” RC e la professoressa Patrizia Mordà in rappresentanza di Graziella Ramondino – dirigente scolastico Istituto “E. Fermi” Bagnara Calabra, assente per motivi istituzionali. I progetti hanno visto la partecipazione di ben 91 studenti, – ha sottolineato la presidente di Cisme Maria Daniela Rossi – che hanno avuto la possibilità, attraverso i laboratori, di due ore ciascuno, di conoscere e apprendere le competenze digitali, realizzare pari opportunità di genere, prevenire e contrastare tutte le condotte discriminatorie con riferimento ad ogni fattore di rischio, responsabilizzare i giovani verso un ambiente virtuale sano, capacità, dunque, non solo tecniche ma critico-cognitive ed etico-sociali per un uso consapevole ed efficace di internet e dei social media.
Ancora, nel corso dei laboratori sono stati approfonditi temi come la conoscenze di sé, i limiti e opportunità del web, la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni (peer education), l’educazione al linguaggio di genere e la prevenzione delle discriminazioni online; l’uso consapevole dei social e la web Reputation; l’utilizzo sostenibile del web e dei social network; la tutela della Privacy. Le attività sono state svolte dalle docenti Giusy Casile, Maria Rita Mallamaci, Michela Calabrò, Tiziana Costarella, Marzia Iacopino e Francesca Altomonte. Molto utile è stata anche la proiezione del film “Disconnect”, a seguito del quale è stato avviato un dibattito di riflessione sul fenomeno, spesso con risvolti tragici, dell’influenza comunicativa di Internet. Il presidente del Corecom, Giuseppe Rotta, si è detto soddisfatto delle professionalità di Cisme che hanno saputo rivolgersi agli studenti di ultima generazione, perennemente immersi nelle tecnologie digitali, accompagnandoli in un percorso corretto per lo sviluppo di capacità critiche sull’utilizzo dei nuovi media.
La scuola ha il dovere di aiutare studenti e famiglie a gestire tale processo, – hanno evidenziato l’avv. Musarella e la prof. Mordà – suggerendo modalità positive per affrontarlo e svolgendo un importante ruolo di filtro per la comprensione.
Solo così i giovani possono acquisire la capacità di diventare soggetti attivi e critici dei media digitali ed anche produttori responsabili dei contenuti, abbandonando il ruolo di consumatori passivi.