Dispersione scolastica, c’è il primo tavolo tecnico fra Garanti, Città Metropolitana, Comune, Polizia Metropolitana e Usr

La richiesta di inserimento del tema della dispersione scolastica all’interno delle attività di controllo e prevenzione sul territorio e un sistema di monitoraggio dello stesso fenomeno all’interno delle scuole a livello reggino e metropolitano. Ispirate da una filosofia preventiva e costruttiva e non repressiva, sono queste le prime due idee venute fuori nel primo incontro dell’apposito tavolo tecnico che ha visto la partecipazione dell’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana e dell’analogo organismo del Comune, degli stessi enti di Palazzo Alvaro e Palazzo San Giorgio, della Polizia Metropolitana e dell’Ambito Territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il vertice, svoltosi nella sede del Comando della Polizia Metropolitana a Spirito Santo, presto verrà seguito da altre riunioni utili a sviluppare concretamente quanto già individuato e per incrementare il pacchetto di azioni da mettere in campo per assicurare una formazione valoriale e culturale adeguata a quei giovani che troppo spesso stanno fuori dalla propria scuola. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato il Garante Metropolitano Emanuele Mattia e la sua omologa comunale Vanni Campolo, il Comandante della Polizia Metropolitana Domenico Crupi e il Consigliere Delegato alla medesima Antonino Castorina, l’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione Anna Nucera e il rappresentante dell’Ambito Territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale Giovanni Carbone, sono emersi diversi aspetti, Fra questi, il rischio di ludopatia, prostituzione minorile, usura giovanile, droga, alcool, bullismo e vandalismo per i giovani che si assentano durante le ore scolastiche; la volontà di avanzare altre proposte che vadano oltre il controllo, come il sostegno al tempo pieno nelle scuole e la diffusione materiale di contenuti valoriali e culturali nei luoghi frequentati dai giovani e renderli a loro utili attraverso informazioni su eventi o bandi; le difficoltà della famiglia e della scuola, chiamate ad un maggiore sforzo per contrastare casi di degrado etico e sociale. Dunque, sono state poste le basi un monitoraggio della dispersione scolastica sul territorio e per un protocollo d’intesa fra l’Ambito Territoriale dell’Usr ed enti locali analogo a quello realizzato con successo a Vibo. «Siamo estremamente soddisfatti. La nostra volontà di intervenire su questo fenomeno è stata sostenuta da altri attori istituzionali e li ringraziamo per la loro sensibilità a realizzare questa importante sinergia. Questa azione congiunta non vuole essere repressiva, non solo per un discorso di limiti normativi. Infatti, la nostra filosofia è quella di modificare le cose prevenendo fatti e cambiando mentalità. Troviamo positive queste due prime idee e siamo sin da subito disponibili a lavorare insieme per concretizzarle e per aggiungerne altre» ha affermato Mattia a margine dell’incontro, affiancato dalle componenti del suo ufficio Tiziana Tiziano e Serena Minnella.

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