Si è tenuta nel tardo pomeriggio come previsto, presso la libreria Nuova Ave l’attesa presentazione del libro: “Spegni quel Telefono” della giornalista e scrittrice reggina Azzurra Noemi Barbuto. Durante la conversazione con la giornalista Antonella Postorino, Azzurra ha raccontato un po’ del suo vissuto lontano da Reggio e qualche aneddoto sul suo approdo a Libero Quotidiano, il giornale diretto da Vittorio Feltri, che ha anche curato la prefazione del libro presso il quale lavora.
Un breve chiarimento su uno degli articoli, scritti dalla Barbuto, che ha fatto più discutere in questi ultimi mesi, per il cui titolo è stata chiamata a dare “pubbliche spiegazioni” anche al Chiambretti Night, ha evidenziato purtroppo l’attitudine di alcuni lettori a non andare oltre la lettura del titolo.
“Spegni quel Telefono” si occupa dell’attuale modo di comunicare e prende di mira le abitudini che ognuno di noi ha cambiato con l’avvento nella vita di tutti i giorni dello smartphone. Quindi consiglia o sconsiglia determinati comportamenti in base e luoghi o situazioni in cui ci si trova. Quella della Barbuto, si potrebbe definire una voce fuori dal coro che si mette di traverso in relazione all’abuso dell’utilizzo del telefonino, pur riconoscendogli un’importanza fondamentale ai nostri giorni.
Cellulare inteso quindi come gioia e dolore per le relazioni interpersonali, che se pur, grazie al telefonino, hanno la facilità di essere più frequenti nonostante le eventuali grandi distanze, hanno però il limite di essere brevi e impersonali.
Interessante il contributo aggiunto alla discussione dall’ex Presidente dell’EPNA, Giuseppe Bombino, che ha riconosciuto all’autrice il coraggio si aver trattato un argomento “scomodo” e di aver evidenziato una tematica, quella dell’abuso dello smartphone chiara a molti ma poco trattata soprattutto per paura di risultare controtendenza.
Importante e soddisfacente il contributo del pubblico accorso numeroso, nonostante il maltempo incombente e la partita della Reggina quasi concomitante.