L’Antiquarium Leucopetra, centro museale e culturale del territorio mottese, ha registrato nei giorni scorsi una gradita ed importante visita che testimonia ulteriormente le potenzialità del territorio e la rilevanza dei reperti custoditi a Lazzaro. Il Sindaco Giovanni Verduci, il vicesindaco Rocco Campolo e gli assessori Enza Mallamaci e Domenico Infortuna hanno accolto all’Antiquarium il rabbino Chiskiau Kalmanowitz, il restauratore Amir Genach e l’assistente Valentina Walden Ischiboni. Guidata dalla dott.ssa Sara Bini, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, la delegazione è stata a Lazzaro per osservare i reperti trovati in occasione della campagna di scavi all’interno del Parco archeologico e del Castello Santo Niceto.
In particolare, il rabbino ha ammirato la lucerna giudaica del IV/V secolo d.C. decorata a stampo con il simbolo della menorah, rinvenuta il secolo scorso a Lazzaro e tornata ad essere esposta all’Antiquarium dopo che, dal 13 dicembre 2017 al 16 settembre 2018, è stata protagonista al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara in occasione della mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”. Grazie alle utili informazioni tecniche offerte dalla studiosa Vincenza Triolo, presenti anche i volontari del servizio civile della Pro Loco e il presidente Giovanna Di Dia, il Rabbino ha poi visitato il Parco archeologico esprimendo interesse per il sito e annunciando la volontà di ritornare a Motta San Giovanni per raggiungere anche la fortezza di Santo Niceto e conoscere il centro storico collinare. Entusiasta l’assessore comunale alla Cultura Enza Mallamaci dopo aver fatto dono al rabbino di alcune pubblicazioni sul territorio mottese e di una targa a ricordo dell’importante giornata.
“L’Amministrazione comunale – ha dichiarato l’assessore a conclusione dell’incontro – è orgogliosa del proprio territorio reso unico da una storia eccezionale, da brillanti artigiani, instancabili minatori, abili pescatori, artisti e custodi della tradizione popolare, donne e uomini di cultura, professionisti e studiosi. L’attenzione prestata dal rabbino Chiskiau Kalmanowitz, le domande poste dall’esperto restauratore Amir Genach e gli occhi dell’assistente Valentina Walden Ischiboni, sorpresi da così tanta bellezza e quasi imbarazzati dall’accoglienza ricevuta a Lazzaro, fanno capire che stiamo lavorando nella direzione giusta. Grazie alla fattiva collaborazione con tutte le associazioni del territorio – ha poi aggiunto – e al quasi quotidiano confronto con i funzionari della Soprintendenza, stiamo ponendo le basi per consentire al nostro comprensorio di compiere un salto di qualità in termini di promozione del patrimonio storico, culturale e naturalistico. Sono stati già disposti, da tempo, interventi presso il Castello Santo Niceto per riparare il portone d’ingresso, sistemare la vetrata danneggiata e posizionare la nuova ringhiera di protezione. Il Parco archeologico sarà presto interessato da lavori di manutenzione e la stessa Soprintendenza ha dei progetti molto interessanti in merito. Non appena saranno concluse le procedure propedeutiche, che già sono state avviate – ha quindi concluso Enza Mallamaci – saranno pubblicati gli avvisi per la gestione della fortificazione bizantina, del Parco e dell’Antiquarium ritenendo sia questa la strada da percorrere per uno sviluppo turistico, quindi economico ed occupazionale del nostro territorio”.