Su spesa famiglie pesa attesa riforma fisco e aumenti Iva da scongiurare
Uno scenario poco rassicurante per i consumi. Il dato di marzo conferma, purtroppo, il ritorno in negativo del commercio al dettaglio, in particolare per gli esercizi in sede fissa. Anche considerando lo ‘spostamento’ delle spese alimentari di Pasqua, che quest’anno si sono collocate ad aprile invece che a marzo, il quadro che emerge non presenta elementi incoraggianti. E’ questo il commento dell’Ufficio economico di Confesercenti relativo ai dati Istat sulle vendite al dettaglio. Anche il dato trimestrale è fortemente negativo, con una flessione del -0,6% in volume, mentre solo per il commercio elettronico (circa il 13%) si registra una crescita. Permangono ampie zone di incertezza sulla spesa delle famiglie, su cui pesa l’attesa della definizione delle future scelte di politica economica, dalla riforma del fisco agli aumenti IVA da scongiurare ed il perfezionarsi di provvedimenti già in via di attuazione, come il reddito di cittadinanza che potrebbe avere un impatto positivo sui consumi, in un contesto internazionale poco promettente, che sta rallentando e continua a vedere la nostra economia tra le ultime, per crescita, in Europa.
Comunicato Stampa – Confesercenti