Appassionata di scrittura fin dall’età di 12 anni, Annamaria Milici, nata a Reggio Calabria il 23 Giugno 1986, è alla sua prima pubblicazione, una raccolta di poesie, “Quanto inchiostro nelle vene” (Città Del Sole Edizioni, 2019).
Nella nostra intervista Annamaria ci racconta: “Sono sempre stata appassionata di scrittura e poesia fin da piccola e così per gioco, alle scuole medie spinta dalle mie insegnanti che hanno colto questa mia dote, ho iniziato a scrivere sul giornalino della scuola e poi da lì ho continuato nel tempo coltivando questa mia passione.” Un mondo un po’ di nicchia, come lo definisce Annamaria, ma che ultimamente sta sempre più coinvolgendo. “Per me la poesia è una forma di espressione immediata, riesce a trasmettere in pochi versi il messaggio.” Difatti oggigiorno, dove sembra che di tempo ce ne sia davvero poco, l’immediatezza è importante, come ci dimostrano anche i social. Ma è anche cambiato il messaggio della poesia attraverso i secoli; o meglio, è cambiato il modo di esporre il messaggio, che il più delle volte è sempre lo stesso, e soprattutto il modo di percepirlo da parte di chi legge. Annamaria continua a raccontarci: “Quando ho l’ispirazione non scrivo subito, lascio passare qualche giorno… l’ispirazione per me può essere qualsiasi cosa: un panorama, un pensiero, una frase, uno sguardo, un mio qualcosa da dire…” e poi “vorrei che in queste pagine chi legge trovasse la leggerezza, che è consapevolezza e non superficialità, e di riuscire in pochi versi a trovare quella sorta di respiro che si anela durante la giornata, magari la sera tornando a casa, avendo quel libricino sul comodino e non avendo tempo di leggere un romanzo, possa leggere un verso, una poesia, una pagina e trovare un messaggio di condivisione”.
Di seguito il video dell’intervista completa con Annamaria Milici