Avrebbe racimolato più di 30mila euro. Ora si cercano altre vittime
(DIRE) 26 Apr. – Tutti coloro che a Cerignola, nel foggiano, frequentavano il duomo, la conoscevano come suor C. E a lei, che raccontava di essere prossima a prendere i voti, affidavano confidenze e dolori. Su cui, la donna ha fatto leva per poter estorcere del denaro. Con l’accusa di truffa, e’ finita ai domiciliari C. L., 46enne di Andria. Secondo quanto stabilito dalle indagini dei Carabinieri, la donna avrebbe messo a segno truffe tra il 2016 ed il 2018 ad Andria e Barletta, complessivamente ai danni di nove persone, quasi tutte di Cerignola, di eta’ compresa tra i 30 e i 52 anni, sia uomini che donne, tutte disoccupate e alla disperata ricerca di un lavoro. La 46enne, fingendosi una suora in procinto di prendere i voti, millantava di avere la possibilita’ di ottenere posti di lavoro a san Giovanni rotondo dietro il pagamento di 3000 euro. Somma che – a suo dire – veniva consegnata a una specie di agenzia assieme a curricula e documenti. Col passare del tempo, le ignare vittime hanno chiesto conto delle promesse lavorative. La 46enne avrebbe poi detto di essere stata raggirata. Da li’, e’ scattata la denuncia da parte dei truffati.
