Imbalzano: Sulle produzioni biologiche la regione ha partorito un autentico topolino

“Ancora una volta, siamo costretti – nostro malgrado – a tornare sull’importante argomento del sostegno con Fondi del Piano di Sviluppo Rurale all’Agricoltura Biologica della Regione. Infatti con il mini bando annunciato in questi giorni dal Dipartimento Regionale e dal Presidente Oliverio, si è partorito un autentico topolino, quasi una presa in giro per gli operatori del settore”. E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” della Regione e relatore sul P.S.R. della Programmazione Comunitaria 2014-2020. “Come si fa a sbandierare l’importanza del bando stesso che vale complessivamente 7,5 milioni di Euro, assolutamente inadeguati a far fronte alle esigenze delle circa 20.000 aziende del settore, già orientate in passato a trasformare le culture tradizionali, poco inclini alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’uomo, in colture biologiche. Siamo scesi da 155 milioni di euro per le colture bio del precedente PSR, a pochi spiccioli, con una logica che non comprendiamo e non condividiamo assolutamente”, aggiunge ancora Candeloro Imbalzano. “Il nuovo Bando, con scadenza metà maggio, riguarda la Misura 11 – Intervento 11.2.1 “Pagamento di pratiche e metodi di produzioni biologiche” che vale appena 5 milioni di euro e l’intervento 10.01.08 “Salvaguardia delle razze animali autoctone” per la miseria di 2,5 milioni di Euro. Se a ciò si aggiunge che alle aziende viene perentoriamente richiesto una certificazione di vendita di prodotti bio, che non si capisce chi dovrebbe rilasciare, la frittata rischia di essere completa”, continua Candeloro Imbalzano. “Cioè il piccolo produttore, e piccoli produttori sono la maggior parte degli operatori agricoli della nostra provincia che non riforniscono grandi catene di vendita, rischia seriamente di essere escluso da queste pur modeste provvidenze. In sostanza al danno la beffa.” “Proprio per questo, suggeriamo al Dipartimento Agricoltura ed al responsabile politico dell’Assessorato, se si vuole seriamente incentivare il biologico, di rimodulare il PSR, destinando al bio risorse ben più imponenti, calibrando il diritto di accesso in relazione alle dimensioni dell’azienda agricola. Sotto questo profilo, non possiamo non esprimere il nostro apprezzamento al candidato Governatore di Forza Italia Mario Occhiuto, che, tra le priorità del suo programma illustrato a Lamezia, ha individuato proprio questo settore, in linea con la strategia più complessiva che intende migliorare la qualità dei beni agricoli prodotti e venduti nella nostra Regione e che costituiscono notoriamente uno dei nostri valori aggiunti”, conclude Candeloro Imbalzano.

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