Nella mattinata del 12 Aprile u.s., a Gioia Tauro (RC), su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere, emessa dal Tribunale di Palmi – Sezione GIP/GUP, nei confronti di S. L., di anni 66, psicologo e responsabile del consultorio familiare di Laureana di Borrello (RC). L’odierno provvedimento cautelare trae origine da una mirata attività d’indagine condotta dalla Tenenza Carabinieri di Rosarno, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nel corso della quale è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del professionista per i reati tentata violenza sessuale ed atti sessuali con minorenni, commessi tra il 19 ed il 28 Marzo di quest’anno, nei Comuni di Rosarno e Melicucco, ai danni di tre minori. L’attività info – investigativa, che ha portato oggi all’arresto del sessantaseienne gioiese, è stata avviata a seguito della denuncia sporta dai genitori di uno dei tre minori il quale, nel pomeriggio del 19 marzo u.s., mentre si trovava a Rosarno, dopo essere salito con l’inganno a bordo della vettura dell’uomo, era stato costretto a subire un tentativo di violenza sessuale al quale era riuscito a sottrarsi solo dandosi alla fuga. Da lì l’inizio di un’intensa attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Palmi, che ha permesso, in poco tempo, attraverso l’acquisizione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza pubblici, integrate dall’analisi dei tabulati telefonici dell’indagato e supportate dalle preziose dichiarazioni rese dai minori in sede di audizione protetta, di far luce su tre episodi, avvenuti tra i Comuni di Rosarno e Melicucco, in occasione dei quali l’uomo, dopo aver adescato le vittime, aveva tentato di indurle a compiere o a subire atti sessuali non esitando a porre in essere financo atti di esibizionismo al fine di attirare l’attenzione dei minori. L’arrestato, al termine degli adempimenti di rito, è stato pertanto tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
comunicato stampa – Carabinieri