Una preghiera per un mio coetaneo, di 46 anni, morto sul lavoro
(DIRE) Roma, 13 Apr. – “Se uno spacciatore di 67 anni a un controllo risponde sparando, poi evidentemente non si possono chiedere miracoli ai carabinieri, ai poliziotti, ai vigili urbani, ai finanzieri, ai vigili del fuoco”. Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno lo dice arrivando al Gp di Formula E in corso a Roma, rispondendo a chi gli chiede un commento sulle critiche giunte sulla gestione della sicurezza dopo le sparatorie degli ultimi giorni. “Detto questo c’è una preghiera per un mio coetaneo, di 46 anni, morto sul lavoro e l’impegno a continuare la guerra alla malavita”, aggiunge Salvini. Ciò detto, “io sto facendo una lotta agli spacciatori di droga e di morte senza quartiere, senza sosta e senza città. Stiamo cambiando le regole per tenere in galera gli spacciatori di droga che con la normativa attuale voluta dalla sinistra”, attacca il titolare del Viminale. (Ran/Dire) 16:23 13-04-19