A Reggio ormai siamo abituati ad ascoltare le proposte di coloro che ciclicamente propongono lo spostamento dei Bronzi di Riace per motivi di promozione territoriale. Durante le Olimpiadi di Atene si era addirittura parlato di clonazione delle due statue per veicolare la Calabria quale meta turistica appetibile. Oggi è il turno di due consiglieri regionali calabresi che ritengono utile organizzare un tour dei nostri inestimabili guerrieri nei mercati “emergenti” quali quelli asiatici. Mi chiedo: ma invece di pensare ad uno spostamento, già peraltro dichiarato più volte impossibile per i concreti rischi di danni irreparabili delle due statue, perché non pensare una buona volta ad un serio piano di rilancio del turismo calabrese?
La nostra regione è all’anno zero! Un territorio che potrebbe e dovrebbe vivere di turismo, non ha le basi minime per poter competere in un mercato sempre più globale ed aggressivo. Non c’è una strategia degna di questo nome, non c’è una “vision” comune, non c’è sinergia, non c’è rete, non c’è un coordinamento tra gli attori che operano nel settore e le istituzioni che dovrebbero governare i processi, le infrastrutture negli ambiti strategici della mobilità e dell’accoglienza sono assolutamente insufficienti.
Si continua ad andare a “ispirazione” con interventi “spot” tanto velleitari quanto inutili come, ad esempio, lo strombazzato incontro a Reggio Calabria dei tour operator tedeschi che, a quanto mi consta e come avevo predetto in tempi non sospetti, nulla di concreto ha portato agli operatori locali. Ed allora, Onorevoli Consiglieri, invece di perder tempo a scrivere mozioni inutili, investitelo in cose più utili e proficue come, ad esempio, una seria strategia di valorizzazione degli innumerevoli tesori artistici, archeologici e naturalistici che possediamo. I Bronzi di Riace, è bene che tutti se ne facciano una ragione, sono esposti nello splendido Museo di Reggio Calabria che negli ultimi tempi, tra le poche eccellenze del territorio, sta registrando un trend di crescita tra i più alti d’Italia, e li resteranno, senza se e senza ma, per la gioia di chi vorrà visitare la nostra regione e la nostra città…