Roma si conferma la meta regina del turismo italiano. Nel 2018 la Città Eterna ha registrato 15,2 milioni di arrivi e 36,6 milioni di pernottamenti turistiche, con una crescita di 1,1 milioni sull’anno precedente e per una media di 2,4 notti a visitatore. A trainare, come sempre, sono i turisti stranieri, che contano per il 64% delle presenze e rimangono, in media, 2,6 notti.
I dati emergono da un’elaborazione condotta da Cst per Assoturismo Confesercenti, in occasione della presentazione della XXIII edizione della Borsa delle 100 città d ’arte, al via dal 30 maggio a Bologna.
D’altro canto, quello attirato da Roma è veramente un turismo globale: sebbene quasi il 54% dei turisti stranieri che hanno visitato la città lo scorso anno vengano dall’Europa, c’è anche un 46% extraeuropeo: un consistente 22,1% proveniente dal Nord America, il 10,8% dal Sud-Est Asiatico, il 6,7% dal Centro e dal Sud America ed infine il 6,5% dall’area del medio-oriente.
Il consuntivo degli ultimi 8 anni. Dal 2010 al 2018, le presenze a Roma sono passate da 26,5 a 36,6 milioni, per una variazione positiva del 38,1%, pari a 10,1 milioni di presenze turistiche annuali in più, sintesi dell’aumento del 43,3% dei visitatori stranieri e del più contenuto +29,8% messo a segno dagli italiani.
A crescere di più, dal 2010, sono soprattutto i turisti in arrivo dal Centro e dal Sud America, che aumentano del 100,3%: un incremento eccezionale, presumibilmente dovuto alla presenza di Papa Francesco, primo Pontefice proveniente da un Paese dell’America Latina. Ma aumentano anche i visitatori del Sud Est Asiatico (+70,1%), del Nord America (+42,7%) e dall’Europa (+33,4%).
Per quanto riguarda i singoli Paesi di provenienza, invece, sono gli Stati Uniti a segnare l’aumento più consistente (+42,1%), seguiti da Germania (+32%) e Regno Unito (+28,3%).