“Si sta rivelando ormai , ridotto in condizioni di estrema criticità per la tac e la radiologia da mesi cronicamente in panne, disfunzioni che si ripercuotono con conseguenze allarmanti per l’utenza sanitaria della Piana di Gioia Tauro”. Lo afferma in una nota il Consigliere regionale Alessandro Nicolò, sottolineando che “un’area vasta e popolata della regione, un pezzo intero di Calabria, sta vivendo un incubo, con medici e personale sanitario gravemente esposti per il disservizio e utenti, ammalati e i loro familiari costretti a percorrere faticose e quasi sempre dolorose, ‘vie crucis’ per recarsi in altre strutture”. Nicolò ricorda in proposito di essere “già intervenuto sulla vicenda, nelle forme e nelle sedi ufficiali”: “Sul caso-limite di Polistena – precisa – ho presentato adesso una interrogazione con richiesta di risposta scritta, evidenziando di essermi già rivolto al Presidente della Giunta e al Governo regionale, con un’altra mia interrogazione, la n. 397 del 27 settembre scorso, con la quale avevo espressamente evidenziato la necessità di nuove strumentazioni e l’esecuzione di lavori strutturali”. “Ma le rassicurazioni ufficiali, pervenute tramite risposta scritta del 24 ottobre 2018, si sono rivelate quanto mai effimere e fallaci” – rimarca l’esponente politico di FdI. “Mi erano stati indicati imminenti investimenti in alta tecnologia (tac e risonanza magnetica) e il rinnovo di indispensabili attrezzature elettromedicali obsolete – evidenzia il Consigliere regionale – e invece oggi si riscontra che sebbene siano state acquistate tre risonanze magnetiche, le stesse risultano ancora imballate, in attesa di trovare il posto giusto dove allocarle”. “La situazione è grave, densa di preoccupazioni ma anche contraddittoria e grottesca – osserva l’On. Nicolò – e ne pagano le conseguenze sia i medici e il personale sanitario che i cittadini di un’area, quella della Piana di Gioia Tauro, dove l’ospedale di Polistena rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per l’offerta di prestazioni sul territorio. Nelle situazioni in cui versa l’ospedale, vengono meno gli stessi presupposti essenziali del servizio sanitario: senza le strumentazioni necessarie per fare diagnosi in emergenza, le risposte di un ospedale pubblico in termini di offerta di salute e di sanità, risultano estremamente affievolite, se non del tutto svanite”.