Una 40enne è stata ricoverata dopo aver seguito una dieta detox. Lo Sportello dei Diritti: “Una moda pericolosa e inefficace”
In molti puntano sulle diete detox, fatte ricorrendo anche a beveroni a base di erbe o altri rimedi alternativi, per purificare il corpo dagli eccessi alimentari. Promettono di far perdere peso, migliorare capelli, unghie e digestione, e stimolare il sistema immunitario. Una moda che però è stata definita dagli esperti “pericolosa e inefficace”. E proprio un quotidiano israeliano “Ha Hadashot 12” ricorda il caso di una donna di 40 anni ricoverata dopo aver preso rimedi a base di succhi di frutta per tre settimane e aver bevuto troppa acqua. La vicenda, descritta dal giornale, risale a qualche giorno fa, ma è il punto di partenza per parlare del rischio di queste disintossicazioni drastiche risultate fatali per la 40enne israeliana. La donna, che si è nutrita per tre settimane con solo succhi di frutta e acqua, ha perso 40 chili ma è finita in ospedale con danni al cervello, causati da uno squilibrio di sali minerali. Sotto osservazione da tre giorni, i dottori di Tel Aviv pensano che il suo stato sia irreversibile. Il quotidiano sottolinea anche come in Israele non vi sia l’obbligo di qualifica per i terapisti che operano nell’ambito della salute. La 40enne sarebbe stata ricoverata per iponatriemia, ovvero una “intossicazione da acqua”, con bassi livelli di sodio nel sangue. Questi sintomi si verificano comunemente nelle persone che bevono molta acqua durante il recupero da disturbi gastrici senza sostituire gli elettroliti. Ma i prodotti naturali non sono privi di effetti collaterali. A bocciare le diete detox anche l’Associazione dei dietisti britannici che ha pubblicato un documento, in cui scrive che “l’idea stessa di disintossicarsi è assurda. Non ci sono infatti pillole, bevande, cerotti o lozioni miracolose che lo fanno. Il corpo ha un sistema ben collaudato con cui si purifica e rimuove scorie e tossine”. Organi come la pelle, l’intestino, il fegato e i reni, lo purificano continuamente da alcol, farmaci, prodotti della digestione, batteri, sostanze chimiche da inquinamento. Le diete detox sono più un mito commerciale che una realtà nutritiva,scrivono i dietisti britannici. Molte delle loro promesse sono esagerate, non basate su dati scientifici e i benefici sono di breve durata”. Fra le mode recenti c’è anche quella del digiuno. Saltare pasti per stare meglio. Anche qui bisogna evitare situazioni estreme. Digiunare è sempre un pericolo a meno che non lo si faccia con un certo criterio, cercando di farsi mancare per un certo periodo solo le calorie, non tutti gli altri nutrienti, compresi vitamine e minerali. Ecco perché quando si parla di digiuno, intermittente o restrizione calorica, non si parla mai di smettere completamente di mangiare per un lungo periodo. Bisogna consumare, durante i periodi di digiuno, verdure poco condite e un po’ di frutta. Quando si cerca di dimagrire si punta anche a prendere una pillola e si diventa magri. È la classica promessa di pulcinella che molti prodotti dimagranti reclamizzano senza alcun fondamento scientifico ed anche pratico. Un recente studio della “Stiftung Warentest”, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,un’associazione di consumatori tedesca con sede a Berlino, fondata nel lontano 1964 che svolge indagini confrontando beni e servizi in modo imparziale, ha sbugiardato una serie di reclame di prodotti dietetici che vediamo su ogni media europeo e che promettono risultati con poco sforzo, ma con la mano costante sul portafoglio. In conclusione, dunque, l’unica medicina è lo sport. La parte fondamentale, il vero disintossicante resta l’attività fisica. Non solo la palestra che anzi, bene che va ci impegna per 3 ore a settimana, vale a dire 3 ore su 168 che tradotto in percentuale non arriva al 2% del tempo. Un pò poco se si vuole rimettere il tempo trascorso a tavola. Quindi via libera nel tempo libero a passeggiate, jogging, nuoto e, vista la stagione, a qualche sport invernale come lo sci.
C.S. Giovanni D’Agata – Sportello dei diritti