L’accordo tra Contship e Msc rappresenta un sicuro punto di svolta sulla strada del rilancio di una infrastruttura cruciale per la Calabria e per il Mediterraneo intero quale è il porto di Gioia Tauro. Tale operazione che, nei fatti, consentirà al Gruppo Aponte, proprietario della seconda flotta container più grande del mondo, di acquisire il controllo della società di gestione del porto, non sarà priva di conseguenze oltremodo positive per la regione e per l’area della piana vittima negli ultimi anni di un doloroso processo di declino e anche di una inaccettabile esclusione dalle agende dei governi del passato. Esecutivi che hanno sempre considerato Gioia come un problema e non invece come una risorsa straordinaria. Ora però le cose stanno cambiando. L’immobilismo che si trascinava da tempo è stato finalmente sbloccato da una intesa che, ovviamente, non dovrà rimanere un fatto isolato. Bisogna, infatti, ripensare lo sviluppo dell’intera area attraverso la valorizzazione del retro porto e l’attuazione di un piano di investimenti che permetta nel breve di incardinare il porto tra le principali rotte dello sviluppo.
Domenico Furgiuele (Deputato della Repubblica)