(SIR-DIRE) 26 Mar. – Una nuova interruzione del servizio elettrico si e’ verificata a partire dal primo pomeriggio di ieri (ora locale) in 15 Stati del Venezuela e a Caracas. Nella capitale la metropolitana ha cessato di funzionare, mentre l’ong Prepara Familia ha denunciato che nell’ospedale infantile Jose’ Manuel de los Rios c’e’ elettricita’ solo per le emergenze. Nel tardo pomeriggio in molte zone del Paese l’energia elettrica e’ tornata. Proprio ieri il vescovo di Cumana’, mons. Jesus Gonzáles de Zárate Salas, ha denunciato che in alcuni municipi della diocesi, come Chacopata, Guayacan e Caimancito, la corrente elettrica manca da 40 giorni e la popolazione e’ allo stremo: “Non possono conservare i loro alimenti e neppure possono bere un bicchiere di acqua fresca per alleviare le inclemenze del caldo, faticano a comunicare con i loro cari in altre regioni, l’uso del fuoco per fare luce provoca danni al sistema respiratorio e per l’igiene delle loro case, non hanno denaro per realizzare transazioni commerciali e l’oscurita’ prolungata ha fatto perdere loro perfino il ritmo delle ore del riposo; alcuni non hanno acqua potabile”. Da qui l’accorato appello del vescovo alle autorita’. Nel frattempo la situazione resta tesa. Ieri l’Organizzazione degli Stati Americani, attraverso il segretario generale Luis Almagro, ha condannato l’arrivo, avvenuto domenica, di un contingente di militari russi (circa un centinaio). L’Osa sostiene che e’ stato commesso “un atto lesivo” nei confronti della sovranita’ del Paese. (www.agensir.it) (Vig/Dire) 10:59 26-03-19