Comando Provinciale di Roma – Roma, 26/03/2019 17:22
Continua a far parlare di sé “Madame furto”, l’ormai tristemente nota cittadina bosniaca di 32 anni che deve la sua fama agli innumerevoli precedenti e arresti collezionati nella sua lunga carriera di borseggiatrice. La donna, questa volta, è stata vista da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto mentre camminava nella zona di piazza Barberini in compagnia di una sua amica. Quando i militari l’hanno fermata, a suo carico è emerso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dall’Ufficio Esecuzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma lo scorso 25 Febbraio, con cui l’A.G. le riepiloga il cumulo di pene residue da scontare pari a 25 anni e 7 mesi di reclusione maturati grazie a ben 42 furti a lei addebitati, senza che avesse mai scontato le relative pene per le sue molteplici gravidanze e per i numerosi figli piccoli, anche minori di 3 anni. “Madame furto”, però, è di nuovo incinta, motivo per cui il Tribunale di Roma, nello stesso provvedimento, ha differito l’esecuzione della pena alla data del parto, prevista per la fine del prossimo mese di luglio. Uscita dalla caserma, la 32enne ha avuto una reunion con altre vecchie conoscenze dei Carabinieri – altre 4 ragazze di origini bosniache di età compresa tra i 18 e i 31 anni, tutte con precedenti per borseggio – il che ha destato più di qualche sospetto sulla probabile organizzazione da parte delle ladre di qualche colpo da mettere a segno di lì a poco. I Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto hanno deciso, quindi, di seguire gli spostamenti del gruppetto di manolesta, pedinamento che è durato fin dentro la fermata “Termini” della linea B della metropolitana, visto le più gettonate fermate di Spagna, Barberini e Repubblica della linea A sono chiuse. Giusto il tempo di entrare nel primo vagone disponibile ed ecco che il gruppo è entrato in azione accerchiando una turista asiatica, a cui hanno tentato di sfilarle il portafogli dalla borsa. Vista la situazione, i Carabinieri sono immediatamente intervenuti, scongiurando il furto e arrestando le 5 ladre con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. “Madame furto” e le sue discepole, tutte in avanzato stato interessante, sono state portate nella sezione femminile del carcere di Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.