Il film collettivo 13.11 su migrazioni e attentati di Parigi del 2015, in prima regionale a Reggio, per la tappa del tour conclusivo della XII edizione del PFF. Il regista Petullà: “Il cinema ha la potenza di restituire al fenomeno della Migrazione la complessità che lo caratterizza”.
Uno scrigno di storie che rivelano sogni e bisogni, desideri e difficoltà tratteggiando una dimensione caleidoscopica e complessa del fenomeno che ha sempre scandito la storia dell’umanità quale quello delle Migrazioni. Storie accomunate da una data che l’Europa non dimentica, quella degli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, non solo sfondo ma in realtà ferita profonda e traccia indelebile nelle pieghe di una Storia contemporanea buia e dura, che a tratti sfiora e a tratti irrompe nelle vite delle persone.
“Parigi Tolosa, Siviglia, Riga, Amburgo, Lisbona, Bologna: in queste città europee sei registi italiani hanno raccontato in sei corti, indipendenti tra di loro, le storie comuni di un giorno solo apparentemente come tanti. Questo racconto a più voci è confluito in un film collettivo, dal titolo appunto 13.11, prodotto in Italia da ElenFant Film nel 2017 e che siamo davvero contenti di aver proiettato interamente, per la prima volta in Calabria, al cinema Metropolitano nell’ambito della programmazione di Reggio del tour conclusivo della XII edizione del Pentedattilo Film Festival. Un progetto che lega magistralmente i temi della memoria e delle migrazioni e il linguaggio cinematografico dei cortometraggi, così valorizzati pienamente”, hanno commentato il direttore artistico del Pentedattilo Film festival, Americo Melchionda, e la direttrice di produzione, Maria Milasi.
L’occasione è stata quella della tappa reggina del tour conclusivo della XII edizione del Pentedattilo Film Festival, cofinanziato dalla Regione Calabria con i fondi Pac 2014/2020, patrocinato dal comune di Melito Porto Salvo e prodotto da Ram Film, in svolgimento fino al 26 marzo tra Reggio Calabria e Siderno. Con i due corti già proposti al borgo di Pentedattilo, in occasione del concorso internazionale lo scorso novembre, ossia 19’35” di Adam Selo e Nina di Mario Piredda, hanno completato la WebSeries 13.11, El hijo de Fatima di Carlotta Piccinini, Anna and Bassam di Davide Rizzo, What God wants di Michele Innocente e Hoje Nao di Mattia Petullà, regista originario del comune calabrese di Marcellinara, presente alla proiezione e che si è poi trattenuto con il pubblico. “L’informazione ci ha abituati ad una visione appiattita delle migrazioni, fenomeno invece pregno di sfaccettature come dimostrano questi corti in cui i migranti sono persone con diritti troppo spesso negati e storie difficili alle spalle, come quelle dei cittadini angolani che ho conosciuto nel ghetto di Lisbona e ai quali, attraverso il protagonista Miller, ho dato voce nel corto Hoje Não che ho diretto. Credo che il cinema abbia la potenza di restituire alla realtà la prospettiva poliedrica che possiede e al fenomeno della Migrazione la complessità che lo caratterizza“, ha commentato il regista Mattia Petulla’. “Il film collettivo è frutto di un progetto vincitore di un bando grazie al quale abbiamo avuto un finanziamento cospicuo ma certamente non sufficiente a realizzare cortometraggi di questo livello. Elenfant Film è infatti una realtà che rivendica la propria indipendenza e che ha messo in campo professionalità e passione, unitamente ad un notevole sforzo produttivo, per realizzare questo lavoro”, ha spiegato ancora Mattia Petulla’. “A legare idealmente tra loro le vite di cittadini extracomunitari di sei municipalità europee differenti è il racconto mediatico degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015, mentre i migranti protagonisti delle storie sono immersi nei loro problemi e nella loro lotta per la sopravvivenza, segno appunto di quanto le migrazioni vadano conosciute prima di essere giudicate, vadano incontrate ed ascoltate per essere veramente comprese e non ridotte ad etichette”, ha concluso il regista di origini calabresi Mattia Petullà.
Partner nella realizzazione della Webseries anche l’Arci Bologna. “Indubbiamente si è registrato un cambiamento nell’approccio al fenomeno della migrazione dopo gli attentati di Parigi del 2015 – ha commentato Davide Grilletto, presidente dell’Arci provinciale Reggio Calabria – anno in cui proprio al porto di Reggio Calabria venivano accolti migliaia di migranti salvati nel Mediterraneo. Come Arci gestiamo uno sprar e questa è stata ed è anche una nostra risposta di accoglienza al pericolo di deriva dell’atteggiamento collettivo, in un frangente storico che resta molto delicato”, ha concluso Davide Grilletto.
Ecco riproposte le brevi sinossi di ElenFant Film relative ai sei corti:
TOLOSA, 13 Novembre 2015 – 19’35”
In un centro d’accoglienza per ragazzi provenienti da tutto il mondo, Baba e i suoi amici si preparano a guardare la partita Francia-Germania. Non sanno che l’amichevole rimarrà per sempre nella storia.
SIVIGLIA , 13 Novembre 2015 – Elhijo de Fatima
Fatima arriva a Siviglia dal Marocco per cercare suo figlio. Inspiegabilmente, nessuno della sua famiglia ha intenzione di dirle dove si trovi. Ma l’amore di una madre non ha limiti…
RIGA , 13 Novembre 2015 – Anna and Bassam
Un ragazzo pakistano di nome Bassam trascorre finalmente un fantastico pomeriggio con una ragazza lettone di cui è innamorato: Anna. Lei sembra ricambiarlo. Ma la notizia dell’attacco al Bataclan metterà in discussione le certezze del ragazzo.
AMBURGO, 13 Novembre 2015 – What God wants
Salah, un ragazzo di origine araba, girovagando per le strade di Amburgo, si imbatte in un senzatetto che sta chiedendo l’elemosina. La lite nata tra i due sarà l’occasione per far avvicinare mondi all’apparenza molto distanti tra loro.
LISBONA, 13 Novembre 2015 – Hoje Não
Dopo un lungo viaggio, Miller torna nel ghetto angolano dove ha sempre vissuto. Nella sua vecchia casa qualcosa è misteriosamente scomparso. Quello che a Miller sembra essere l’ennesimo sgarro di una difficile vita di quartiere, si rivelerà tutt’altro.
BOLOGNA, 13 Novembre 2015 – Nina
Una famiglia viaggia senza una meta in macchina. Durante la notte, a causa del freddo intenso, il padre forza la porta d’ingresso di una casa apparentemente disabitata per trovare riparo.
Ad arricchire la maratona pomeridiana delle proiezioni al cinema Metropolitano di Reggio anche alcuni corti tra i vincitori e i destinatari di riconoscimenti speciali assegnati dalla Direzione artistica del festival in occasione del concorso internazionale, svoltosi appunto lo scorso novembre nell’affascinante borgo di Pentedattilo, quali Debout Kinshasa! (Francia – Congo 2016) di Sebastien Maitre, vincitore ex aequo con Ce qui nous tient (Francia 2017) di Yann Chemin del premio miglior cortometraggio nella sezione Territori in movimento a Pentedattilo e destinatario del premio della Critica assegnato dal circolo del cinema Cesare Zavattini, Curling Albrecht (Regno Unito 2017) di Jessica Wright e Morgann Runacre -Temple, premiato dalla direzione artistica e dai selezionatori del Pentedattilo Film Festival per la migliore colonna sonora, A Hand of Bridge (Usa 2017) di David Miller e Retouch (Iran 2017) di regista Kaveh Mazaheri, premiati dalla direzione artistica e dai selezionatori del Pentedattilo Film Festival rispettivamente per il miglior Suono e la migliore Sceneggiatura.
Tappa anche fuori Regione per questa appendice della XII edizione del Pentedattilo Film Festival al teatro Chigi di San Quirico D’Orcia in provincia di Siena, diretto da Francesco Chiantese, che ha ospitato una maratona di cortometraggi selezionati tra quelli premiati e proiettati a Pentedattilo lo scorso novembre nell’ambito delle quattro sezioni del concorso (Territori in movimento, Thriller, Animazione e Music Video) ed anche la proiezione della produzione originale Pentedattilo Film Festival dal titolo David the chair. Gli altri corti proposti sono stati Debout kinshasa! (Francia – Congo 2016), Curing albrecht (Regno Unito 2017), Game over (Germania 2017), Night cadet (Usa 2017), Retouch (Iran 2017), Ultrasound – Kon Tiki (Regno Unito 2016), Mermaids and rhinos (Ungheria 2018), Il legionario (Italia 2017). Proiettato anche River don’t care Unplugged, documentario e lato B del singolo Free Man che il musicista americano Tommy Brunson, frontman degli Holy Water Buffalo, ha proposto in anteprima mondiale proprio nel borgo di Pentedattilo, nell’ambito della XII edizione del festival.
“Siamo soddisfatti di questo avvio di collaborazione con il teatro Chigi di San Quirico D’Orcia, fucina culturale di un altro borgo d’Italia che, come Pentedattilo, ha molto da raccontare. Siamo davvero felici di aver avviato questa sinergia che siamo certi sarà scandita da altre iniziative future. Pentedattilo e San Quirico D’Orcia sono due borghi diversi ma, per storia, intraprendenza e vocazione culturale, rappresentano luoghi di incontro, relazioni e crescita importanti per i territori”, hanno evidenziato l’altro direttore artistico del Pentedattilo Film Festival, Emanuele Milasi, e la responsabile del rapporto con i registi, Alessia Rotondo.
“Incontrare il Festival di Pentadattilo per noi è stato come incontrare chi ci ha preceduti nel costruire col filo della cultura una rete di relazioni che valorizza il territorio – ha commentato il direttore artistico del Teatrino Chigi di San Quirico D’Orcia, Francesco Chiantese – ne rinsalda l’identità e nel contempo lo proietta nel mondo e nel tempo in cui viviamo. Come per gli altri appuntamenti di questa stagione, questo incontro è assieme intrattenimento, riflessione, piacere e crescita. Crediamo fortemente che l’incontro con l’altro, soprattutto con gli artigiani della cultura, segni l’unica via di una crescita possibile per la comunità.”
Il tour conclusivo della XII edizione del Pentedattilo Film Festival si concluderà a Siderno, martedì 26 marzo al Cinema Teatro Nuovo, con la seconda matinée con le scuole secondarie di secondo grado alle ore 9, e con il gran finale martedì 26 marzo alle ore 20:30.