Un incontro per parlare di bilateralità e welfare aziendale, due parole che il nostro Sud conosce poco, perché poche (anzi pochissime) sono le aziende che si affidano agli enti bilaterali per attuare le prestazioni previste dagli accordi sottoscritti da Confapi e le tre maggiori sigle sindacali. Eppure sono davvero tante e diverse le prestazioni che Enfea garantisce alle aziende e ai lavoratori e lavoratrici: dalla formazione per le dipendenti dopo il rientro dal congedo di maternità all’acquisto di defibrillatori, dalle misure una tantum per i lavoratori in cassaintegrazione a quelle per asilo, scuola materna o baby sitter. Ma in Calabria su 5 mila imprese che potrebbero godere di questo welfare (perché già applicano i contratti collettivi nazionali Unigec/Unimatica, Unionchimica, Unital, Confapi Aniem, Uniontessile e UnionAlimentari) soltanto poche decine beneficiano delle opportunità garantite dall’adesione a Enfea.
“È impensabile che uno strumento così versatile, così simmetrico nel sostegno a imprenditori e lavoratori, sia perlopiù ignorato dalla schiacciante maggioranza delle aziende e dei loro dipendenti. La bilateralità che caratterizza realtà come Enfea – spiega Francesco Napoli, presidente Confapi Calabria – ha il pregio impagabile di garantire vantaggi tanto ai chi dà lavoro quanto a chi questo lavoro lo svolge. Perché ignorare uno strumento del genere? Cercheremo di capirlo e di capire come correre ai ripari nel corso di questo convegno che si annuncia davvero interessante”.
Lunedì 25 marzo, presso l’Italiana Hotel di Cosenza, dalle 14:30 a parlare delle prestazioni di Enfea, l’ente bilaterale nazionale costituito da Confapi, Cgil, Cisl e Uil, ci saranno sindacalisti, consulenti del lavoro, docenti universitari, rappresentanti delle imprese e del sistema bancario. Gli autorevoli interventi saranno a cura del vicepresidente Enfea, Giuseppe Briano, del direttore generale del Mefop (la Società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi pensione fondata dal Ministero dell’Economia), Luigi Ballanti e di Pasquale Staropoli, responsabile della Scuola di Alta Formazione della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro.