FdI: Falcomatà 2 pesi e 2 misure. Da capogruppo PD voleva il dissesto

“Ciascun dal proprio cuore l’altrui misura”. Il nostro, da sempre, batte forte per Reggio ed i reggini dalla stessa parte incondizionatamente. Non si può dire la stessa cosa per gli esponenti del Partito Democratico e del centrosinistra che, a distanza di sette anni con ruoli differenti, oggi si ritrovano pieni di imbarazzo e tensione per l’ipotesi dissesto del Comune di Reggio. Li ricordiamo gli esponenti dem quando, dai banchi del consiglio comunale, per bocca dell’allora capogruppo Giuseppe Falcomatà, oggi sindaco, invocavano il Dissesto finanziario, quale “panacea” per ogni problema dei nostri cittadini. Ed inondavano i giornali locali e ogni mass media, convinti di poter utilizzare una problematica cittadina per i propri interessi personali.

Su questa strada non ci troveranno. I tentativi del pd di personalizzare, ancora un volta un momento di assoluta criticità per Reggio, non ci troverà disposti a scadere su un terreno che non ci appartiene.

Si rassegnino gli uomini che si trincerano dietro una vuota sigla: noi siamo geneticamente diversi, e per storia e valori siamo e saremo sempre dalla parte di Reggio. Lo eravamo quando loro invocavano il dissesto e brindavano per lo scioglimento. Lo siamo adesso, a parti invertite.

La ruota gira ed oggi che lo stesso PD ad amministrare con il dissesto alle porte viene a chiederci prima “unità d’intenti” e poi, come una personalità bipolare, attacca il centrodestra con una nota schizofrenica. E’ patetico il tentativo di mescolare carte ed i numeri, seguendo un copione già utilizzato negli anni scorsi. Ma questa volta le sponde sembrano deboli ed i dati(che non sono contestabili) parlano chiaro.

La corsa ai numeri sul deficit del Comune di Reggio è chiusa da tempo. Non da noi, ma dalla storia. Certificato nel bilancio 2010 e confermato anche nel biennio commissariale che ha ratificato quel disavanzo senza dare ulteriore spazio ad interpretazioni faziose o artefatte. L’amministrazione Falcomatà è in carica da oltre quattro anni: sul suo operato il deficit del comune ha pesato per 2,5 milioni di euro annui, tanto quanto da loro stessi inserito nel piano di rientro trentennale approvato. Non un euro in più.

Non ci provino, quelli del Pd, ad inondare la città di fake news, come già ampiamente fatto negli anni scorsi. I DATI non sono contestabili e chi (dis)amministra Reggio da quasi cinque anni dovrà assumersene le responsabilità.

Noi saremo sempre al fianco di Reggio e, come sostenevamo sette anni fa anche ribadiamo con fermezza che il dissesto sarebbe una sciagura, per le imprese e per la già sofferente economia reggina: bisogna evitarlo in tutti i modi possibili.

Ma mentre noi ci impegneremo per scongiurare una eventualità nefasta, al contempo invochiamo con forza che il Sindaco Falcomatà faccia una “Operazione Verità” rivolta alla città, spiegandoci come mai e perché la Corte dei Conti, rileva che i bilanci comunali degli ultimi tre anni non appaiono in regola, contestando a questa Amministrazione di aver gonfiato i residui attivi inserendo crediti non esigibili, sovrastimando al contempo la massa creditoria. Elementi critici che mostrano non solo l’incapacità di questa amministrazione targata Falcomatà a ridurre il deficit ma che lasciano adito a seri dubbi sulla gestione del bilancio ai limiti (se non oltre) della legalità.

Falcomatà la faccia questa Operazione verità se come dicono i suoi compagni del Pd, non ha nulla da temere.

Gruppo consiliare Fratelli d’Italia

Comune di Reggio Calabria

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