Il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il consigliere comunale delegato alla Sanità, Valerio Misefari, hanno incontrato, presso Palazzo San Giorgio, il segretario della Fp-Cgil, Francesco Callea, ed i lavoratori della cooperativa sociale “Coossel” che, dal prossimo primo aprile, subirà la liquidazione coatta lasciando senza occupazione 17 dipendenti e senza più assistenza 12 pazienti psichiatrici.
“Una situazione davvero delicata – ha detto il primo cittadino – che, a cascata, rischia di far esplodere una vera e propria bomba sociale nell’intero territorio cittadino. Il Comune, pur non avendo alcun rapporto diretto nelle vicende che interessano la cooperativa, si farà portavoce delle istanze dei lavoratori presso la Regione Calabria ed il commissario ad acta per la Sanità in Calabria Saverio Cotticelli”.
Il sindaco Falcomatà ed il consigliere Misefari hanno raccolto anche le preoccupazioni di Immacolata Cassalia, rappresentante dell’associazione “Insieme per le disabilità” e Unasam, che, al tavolo di questo pomeriggio, ha parlato di una crisi di sistema che “presto colpirà 175 operatori di altre strutture pubblico/private e, complessivamente, 275 pazienti psichiatrici”. Dunque, il “caso Cossel” potrebbe essere soltanto il primo tassello di un mosaico che rischia, seriamente, di frantumarsi in terra.
Il segretario della funzione pubblica cgiellina, Francesco Callea, ha ripercorso le varie vicissitudini attraversate dalla “Coossel” che, di fatto, si sono arenate in un confronto in Prefettura che si è rivelato infruttuoso per l’indisponibilità dell’Asp, parte pubblica interessata all’interno della cooperativa, a riavviare discussioni di fronte alle difficoltà finanziarie evidenziate dai lavoratori della coop.
“Educatori sociali – ha spiegato Callea – che operano senza stipendi da cinque mesi e contano altre 24 mensilità “congelate” in virtù di accordi intrapresi con le passate gestioni. Quello che più ci sta a cuore, comunque, è comprendere la ricollocazione dei 12 ospiti della struttura; pazienti che, negli anni, hanno stretto un forte legame empatico con gli educatori che rappresentano veri e propri punti di riferimento per chi soffre di problemi psichiatrici”.
Insomma, una situazione complessa sotto tanti punti di vista per la quale l’Amministrazione comunale, con in testa il Sindaco Falcomatà e il Delegato Misefari, si è impegnata ad avviare un’ulteriore interlocuzione con l’Asp e, contestualmente, a far da tramite con la Regione ed il commissario per la Sanità al fine di aprire un nuovo tavolo di confronto sostenendo le alternative alla chiusura proposte dai lavoratori “Coossel”.