Il #femminicidio non può essere giustificato da un “tempesta emotiva” e da una reazione scomposta di un uomo preso in giro dalla sua compagna. Le sentenze non si giudicano, ma possono essere commentate ed è sicuramente necessario che un giudice analizzi il contesto di un #omicidio, non tralasciando certo anche l’aspetto emotivo. Diverso è usare questo come attenuante per dimezzare la pena o ricevere attenuanti generiche. I fatti di #Bologna e #Genova rischiano di diventare infatti dei pericolosi precedenti su fatti che purtroppo sono ancora oggi una piaga sociale. Bisogna fare attenzione a quelle diverse sfumature che potrebbero rischiare di diventare delle scuse sminuendo il fenomeno. Così in una nota la Vice Presidente Accademia Italiana delle Scienze Polizia investigativa e Scientifica Antonella Cortese.