Provvedimento torna al Senato per il Sì definitivo
(DIRE) Roma, 6 Mar. – L’aula della Camera ha approvato il DDL sulla legittima difesa con 373 sì, 104 no e 2 astenuti. Il provvedimento, dopo le modifiche di Montecitorio, torna al Senato per il via libera definitivo. A favore hanno votato M5s, Lega, Forza Italia, Fdi. No da Pd, Leu, +Europa. Nove gli articoli del nuovo testo di legge. L’art. 1, contiene la norma fondamentale della nuova legge. E cioè, che la difesa è “sempre” legittima, ovvero, che “agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere, con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”. L’art. 2, prevede l’esclusione della “punibilità se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito nelle condizioni di cui all’articolo 61, primo comma, numero 5), ovvero in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. L’art. 3, stabilisce che “la sospensione condizionale della pena e’ comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa”. L’art. 4, modifica l’articolo 614 del codice penale e aumenta le pene in caso di violazione di domicilio che passano da “sei mesi a tre anni a “da uno a quattro anni” e quelle da “uno a cinque anni” sono sostituite “da due a sei anni”. L’art. 5, aumenta le pene per il furto in abitazione e il furto con strappo, detto comunemente scippo. Questo il testo: le parole “da tre a sei anni” sono sostituite dalle seguenti: “da quattro a sette anni”; le parole: “da quattro a dieci anni e della multa da euro 927 a euro 2.000” sono sostituite dalle seguenti: “da cinque a dieci anni e della multa da euro 1.000 a euro 2.500”. L’art. 6, inasprisce le pene in caso di rapina, mentre l’art. 7, tra l’altro, prevede che chi viene assolto in sede penale non possa essere chiamato a risarcire un danno in sede civile. (Vid/ Dire) 17:07 06-03-19