I sapori e i prodotti del Parco Nazionale del Pollino tornano a Eataly Bari per un’altra giornata dedicata alla grande montagna che sovrasta Calabria e Basilicata. Sabato 2 marzo, alla Fiera del Levante dalle 19.30 alle 23, terza tappa per “Parco del Pollino Roadshow a Eataly Bari – Benvenuti nel Parco del Pollino”, un nuovo appuntamento del Festival itinerante della cultura enogastronomica del Pollino che avrà come protagonisti “Il Bianco, la Rossa e il Crusco”. Non si tratta di un nuovo film western ma, anche in questo caso, parliamo di capolavori culinari da Oscar: il fagiolo bianco di Rotonda, la melanzana rossa di Rotonda e il peperone crusco di Senise. I primi due prodotti DOP e il terzo IGP che sono sinonimo del Pollino e che possono essere considerati la discesa culinaria della montagna in tavola. Il menù street food vede protagonisti “Il Bianco, la Rossa e il Crusco”. I visitatori potranno, infatti, gustare: pasta con fagioli DOP di Rotonda; cavatelli con broccoli; peperoni cruschi di Senise e ricotta salata; panino con salsiccia e melanzana rossa di Rotonda; minestra antica con peperoni cruschi di Senise; bruschette con crema di melanzana rossa di Rotonda e poi chiudere in dolcezza con il bocconotto di Mormanno abbinato al passito di Saracena. «Con le iniziative che stiamo portando avanti insieme a Eataly Bari – dice Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino – si consolida il rapporto fra il Parco del Pollino e la Puglia. Non smetterò mai di sottolineare quanto sia stato importante il contributo della comunità pugliese nella scoperta della nostra montagna, facendola diventare fra le principali mete turistiche. Torniamo a Bari portando ciò che di più buono abbiamo: i nostri prodotti DOP e IGP. Il fagiolo bianco di Rotonda, la melanzana rossa di Rotonda e il peperone crusco di Senise rappresentano tutta la nostra tradizione culinaria. Quella che parte dall’orto delle famiglie del Pollino ed è arrivata sulle tavole dei grandi ristoranti di tutto il mondo. “Il Bianco, la Rossa e il Crusco” oltre che ottimi cibi diventano valori fondamentali della nostra cultura e della nostra identità che difendiamo e che esportiamo con grande orgoglio».