(DIRE) 26 Feb. – Quanto vale l’industria del verde in Italia? Proteggere l’ambiente, gestire risorse naturali, che valore ha nell’economia nazionale? L’Istat per la prima volta diffonde le stime preliminari del conto dei beni e servizi delle eco-industruie. Nel 2017 il valore aggiunto generato dal settore delle ecoindustrie, valutato ai prezzi base, e’ stato pari a 36 miliardi di euro correnti (+0,9% rispetto al 2016) ed ha pesato per il 2,3% sul valore aggiunto complessivo dell’economia del Paese. In termini di produzione, i beni e servizi ambientali rappresentano il 2,4% dell’insieme dell’economia. Nel 2017 il valore della produzione supera i 77 miliardi con un incremento dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Nel 2017 il settore delle ecoindustrie impiega 386 mila unita’ di lavoro a tempo pieno (+0,5% rispetto al 2016) e nel 2017 oltre il 65% deriva dalla produzione di beni e servizi destinati alla gestione delle risorse naturali (ovvero riduzione del prelievo di risorse dall’ambiente e altre azioni per la conservazione e il mantenimento degli stock). L’altra componente del valore aggiunto (il 35%) e’ quella relativa a prodotti destinati prioritariamente alla protezione dell’ambiente (ovvero attivita’ di prevenzione, riduzione o eliminazione dell’inquinamento). In termini di produzione, i due settori – Gestione delle risorse naturali e Protezione dell’ambiente – sono quasi equivalenti, con il primo che pesa per il 50,7%. Nel periodo 2014-2017 i prodotti che hanno registrato la maggiore espansione sono quelli provenienti da agricoltura biologica e dai servizi di recupero dei materiali per il riciclaggio e di risanamento dell’ambiente (inclusi nel raggruppamento delle attivita’ di protezione del suolo). Riguardo alle unita’ di lavoro, sono prevalentemente impiegate dal settore per la produzione di prodotti per la protezione dell’ambiente (52,2%). (Rai/ Dire) 10:41 26-02-19