Ancora un fine settimana con vittime e feriti tra i turisti italiani all’estero
L’ennesimo incidente all’estero che coinvolge questa volta una motoslitta con feriti tra i turisti italiani. Secondo quanto comunicato dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI), due cittadini italiani stavano viaggiando con la motoslitta quando sono precipitati per diverse centinaia di metri in un burrone a oltre 2’000 metri di quota in zona Alp de Barna. Uno dei due sarebbe in gravi condizioni. Il grave infortunio è stato confermato dalla polizia cantonale grigionese, che non ha però fornito ulteriori informazioni sulle persone coinvolte.Il campo base per i soccorritori è stato allestito a Mesocco e sono impegnati nella ricerca anche diversi elicotteri. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all’estero, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.
c.s. – G.DA.