(DIRE) Roma, 12 Feb. – “La legge 150 del 2000? Una riflessione va sicuramente fatta. Un ripensamento della normativa potrebbe essere utile, e su questo punto ho già avviato una serie di approfondimenti per trovare delle nuove soluzioni. La legge attuale non tiene conto dei nuovi mezzi e dei nuovi obiettivi della comunicazione. E una legge fuori dalla realtà non serve proprio a nulla”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, in un’intervista pubblicata su “PA24. Sole 24 Ore” e “Smart24”, che anticipa il dossier “La Trasparenza totale, partenza lenta ma grandi orizzonti”, scritto da Sergio Talamo. “Credo che i social possano dare slancio alla pubblica amministrazione. Tutti i discorsi che abbiamo fatto finora, relativi all’accesso del cittadino, potrebbero presto essere parzialmente o totalmente superati, se sapremo mettere in campo delle strutture social ben organizzate. A quel punto, infatti, si potrà sviluppare una comunicazione quasi diretta e in tempo reale fra PA e utente. Non sfugge a nessuno che i social possano essere anche strumenti pericolosi, se non gestiti bene. Ma non sono assolutamente dell’idea che di fronte a questi rischi dobbiamo rinunciare all’impresa. Occorrono persone esperte e particolarmente preparate, perchè non c’è niente di peggio che una risposta immediata che non abbia dietro una grande competenza. Più i mezzi di comunicazione social cresceranno, più vedo la necessità che chi li utilizza sia un tecnico di alto profilo”. (Rai/ Dire) 19:09 12-02-19
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