Un’altra donna uccisa dall’ex compagno, un’altra donna che aveva denunciato, ma che non si è salvata dalla furia omicida di chi diceva di amarla. Quanto accaduto a Vercelli oggi, dopo appena 24 ore da un altro caso di femminicidio, è l’ennesima prova che su questo dramma sociale ancora non siamo in grado di intervenire, almeno non in modo serio. Non è possibile che chi denuncia, chi cerca rifugio nelle forze dell’ordine e nello Stato, venga ancora abbondanata a se stessa. Serve una riforma seria, che sia facilmente attuabile, che nel concreto ponga le donne minacciate dai loro mariti o compagni in una condizione di sicurezza. Ciò non accade, per questo continuiamo a piangerne le vittime. Così Antonella Cortese criminologa.