Grande risposta e straordinaria partecipazione di un pubblico giovane e giovanissimo all’esecuzione, di ieri, 1 febbraio, al Teatro Cilea di Reggio Calabria della “Nona Sinfonia” in re minore per soli, coro e orchestra Op. 125 di Ludwig Van Beethoven, a nove anni dalla prima e ultima rappresentazione reggina del capolavoro del tedesco.
Una soddisfazione generale per l’appuntamento della stagione 2918-2019 del “Rhegium Opera Musica Festival”, sezione “Classica Mediterranea” promossa dall’Orchestra del Teatro Cilea e dal Coro Lirica Cilea, appuntamento che ha visto in scena il soprano Marily Santoro, il mezzosoprano Francesca Di Sauro, il tenore Giuseppe Talamo e il baritono Roberto Accurso, tutti assolutamente all’altezza del proprio ruolo. Intensa la direzione del Maestro Marco Alibrando, nocchiere della valida Orchestra del Teatro Cilea che ha dato prova di grande tenuta e qualità esecutiva. Buona anche la performance del Coro lirico Cilea, istruito dal Maestro Bruno Tirotta, che ha ben sostenuto i solisti. Applausi interminabili che hanno evidenziato il grande trionfo della serata.
“La Nona Sinfonia è un’opera di difficile esecuzione per tutti gli artisti coinvolti. Il lavoro intenso di questi tre giorni è stato quello di perfezionare al meglio tutti i passaggi tecnici sia delle singole sezioni che di insieme, tentando di dare più espressione possibile ai punti nevralgici della composizione. Rispetto al concerto di ieri posso solo dire di aver percepito una grandissima concentrazione da parte di tutti gli artisti, da cui è emerso l’essere realmente un tutt’uno, un cuore solo che ritengo sia arrivato ai presenti data la risposta direi entusiastica con lunghi applausi. Voglio inoltre complimentarmi con i componenti del Coro Cilea che hanno fatto un lavoro eccellente col M. Bruno Tirotta che ritengo essere uno dei più grandi maestri di coro nel panorama italiano. Notevole è stata la performance del quartetto di solisti che si è espresso in modo molto uniforme e che, con intelligenza, ha saputo differenziare i vari momenti più solistici e più quartettistici. Proprio per questo faccio i complimenti al direttore artistico Domenico Gatto per la scelta delle quattro voci, complimenti che rivolgo a tutto lo staff del “Rhegium Opera Musica Festival” per aver realizzato questo miracolo che ha iniziato a muovere i primi passi da circa un paio d’anni: una rarità di questi tempi. E per ultimi gli artisti dell’Orchestra Cilea che hanno messo massimo impegno e qualità a disposizione della serata e che hanno supportato fantasticamente il tutto: c’era grande tensione all’inizio e grande gioia alla fine per questo importante risultato”, dichiara il direttore d’orchestra Marco Alibrando.
“A nove anni di distanza l’Orchestra del Cilea è stata orgogliosa di riproporre la Nona di Beethoven. Il capolavoro, caposaldo assoluto della musica, mette a dura prova gli orchestrali che vivono così un esame importante. Il titolo è stato fortemente voluto in cartellone dalla stessa compagine reggina perché da troppo tempo, al Teatro Cilea, mancano concerti di musica sinfonica di questa portata. Abbiamo voluto riproporlo con la speranza di poter cominciare a presentare tantissimi concerti in tal senso. Rispetto al “Rhegium Opera Musica Festival”, posso solo dire che siamo soddisfatti della collaborazione con l’associazione Traiectoriae. L’Orchestra è stata protagonista sia nelle opere sia nel concerto di Natale e ieri nella Nona di Beethoven. La compagine che rappresento ha svolto un lavoro notevole per rispondere al meglio alla ricchezza e alla varietà del cartellone che ha visto tre opere, diversi concerti lirici in così pochi mesi, da settembre ad oggi precisamente. Ci auguriamo che questo sia un punto di partenza per svolgere delle stagioni a teatro di questo tipo. Importante è stata anche la sinergia col Comune di Reggio Calabria. È stata la sintesi di tre festival Rapsodie Agresti, Classica Mediterranea e Alziamo il sipario che ha portato alla realizzazione del Rhegium Opera Musica Festival di portata internazionale che sta facendo rifiorire musicalmente la nostra Reggio Calabria”, precisa con partecipazione Pasquale Faucitano, primo violino e referente dell’Orchestra del Teatro Cilea.