L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria dedica una mostra personale a Francesco Mento, un omaggio a un artista e docente che in questi anni ha saputo trasmettere agli allievi l’emozione e la passione per il mondo della fotografia. Allestita presso l’Abarc Gallery, nuovo spazio all’interno dell’edificio dell’istituzione aperto a una serie di iniziative legate all’arte contemporanea, la mostra Gemellitudine sarà inaugurata il prossimo 24 Gennaio, con una accurata selezione di fotografie ai sali d’argento tratte dall’omonimo progetto espositivo ed editoriale del 1989, già vincitore del premio “Città di Reggio”. Francesco Mento inizia a fotografare giovanissimo, da oltre trenta anni dirige il proprio studio di fotografia pubblicitaria, divenendo presto specialista nella fotografia di still life e di food. Si intensifica negli anni ‘80 la sua ricerca artistica in campo fotografico, orientata alla ripresa della figura e al ritratto. Nel 1983 presenta la prima mostra personale dal titolo “Erg” costituita da una ventina di immagini di grande formato a colori di suggestive visioni del deserto del Sahara algerino. Nel 1989 pubblica il volume Gemellitudine, cui segue la pubblicazione del volume Il mio Sud di Maria Luisa Spaziani, con sculture di Nietta D’Atena. Negli anni ‘90 inizia ad occuparsi anche di street photography e giunge nel 2006 a pubblicare Piccole storie, volume di fotoreportage. Nel 2011 pubblica un pamphlet in difesa della fotografia analogica dal titolo L’Estetica del falso. Ha diretto la fotografia di numerosi cortometraggi, ha svolto docenze in ambito universitario, accademico e scolastico. È docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Nel 2014 ha fondato la rivista Argentique – quaderno di fotografia classica. In questi scatti presenti in mostra dedicati al tema della “gemellitudine” – scrive Valentina Messina – “l’intuizione del momento d’intesa tra gemelli trasmuta in profondo e attonito fascino, come una cosciente contemplazione del manifestarsi di una realtà inaccessibile, rilevata e catturata in istanti di silente gestualità. Quel che appare sotto il nostro sguardo è l’interpretazione di un fenomeno che cerca di essere decodificato, una tacita espressione, il mistero che lega un’unica duplicità nella semplicità di un racconto d’estate, sintesi del dialogo tra due creature biologicamente più vicine, coloro che dispongono del vantaggio di essere riflesso di sè stesse”. Ad uno sguardo accurato, queste opere riflettono bene tutta l’esperienza e la ricerca profonda della fotografia di Mento, dove “nelle vesti più innocenti, sotto capelli inumiditi e schiariti dal sole estivo, la luce esalta una bellezza scultorea, ulteriormente accentuata nei chiaroscuri dei sali d’argento”. La mostra che dal prossimo giovedì sarà aperta al pubblico presso l’Abarc Gallery, rappresenta un momento significativo per l’Accademia di Belle Arti e la Città di Reggio Calabria, in quanto grazie a iniziative di questo genere l’arte contemporanea può mettere in sinergia la formazione dei giovani studenti e il mondo professionale e artistico, rispondendo a un’esigenza fondamentale insita nelle attività culturali e formative dell’Accademia, quale la promozione e divulgazione delle eccellenze professionali e artistiche di docenti e allievi, al fine di accrescere la ricerca nel campo delle arti visive.