Gli adolescenti tra i 15 e i 18 anni sono iperconnessi al web e il cellulare è diventato, purtroppo, una appendice irrinunciabile dei nostri ragazzi. I dati sul cyberbullismo scattano una fotografia allarmante dello stato di salute dei giovani con più del 5 per cento che confessa proprio su internet di essere vittima di violenza da parte di coetanei. Per questo serve un controllo capillare da parte dei genitori soprattutto degli smartphone, perché è lì che i giovani si confessano, si aprono, utilizzando questo strumento come se fosse un diario dei segreti. Certo non bisogna invadere l’intimità dei giovani con violenza, ma serve un accompagnamento direi ‘gentile’ e trasparente da parte dei genitori sull’uso del cellulare. Così la criminologa Antonella Cortese.