Appello conferenza episcopale dopo scontri di piazza e morti. (DIRE) 18 Gen. – Un appello al dialogo tra governo e opposizione, con il richiamo all’esperienza dell’esecutivo “di unita’” in carica tra il 2009 e il 2013, e’ stato rivolto dalla Conferenza episcopale dello Zimbabwe sullo sfondo delle proteste di piazza e del blocco di internet in corso da giorni nel Paese africano. In un messaggio pubblicato ad Harare i vescovi ricordano la fase dell’accordo tra lo Zanu-Pf dell’ormai ex presidente Robert Mugabe e l’Mdc del suo rivale Morgan Tsvangirai. “Un precedente per il lavoro condiviso tra governo e opposizione – si legge nel messaggio – fu posto dall’esecutivo di unita’ nazionale formato in circostanze simili nel 2009, che si rivelo’ in grado di ravvivare l’economia e le prospettive dello Zimbabwe”. Nel messaggio i vescovi contestano anche l’ordinanza per il blocco di internet, definendola “una direttiva che nega i cittadini dei propri diritti”. Le proteste di piazza nello Zimbabwe, in corso da lunedi’ con scontri con la polizia e morti tra i dimostranti, sono state innescate da rincari della benzina e piu’ in generale da un brusco aumento dell’inflazione. Secondo la Conferenza episcopale, ad Harare “non servono un uomo o una donna forti ma istituzioni forti”. Dal 2017 a guidare lo Zimbabwe e’ il presidente Emmerson Mnangagwa, dirigente dello Zanu-Pf entrato in carica dopo che l’esercito aveva destituito Mugabe, al potere per oltre 30 anni. (Dire) 12:11 18-01-19