Che ci siano diversi malfunzionamenti nel sistema rifiuti della città di Reggio Calabria, è evidente a tutti, basta aggirarsi per le strade, anche del centro, per rendersi conto che non avviene tutto come dovrebbe. Se per caso ci si imbatte in stradine secondarie e buie, lo scenario che si presenta è quanto mai degradato ed allarmante. Un esempio lo avevamo già fatto, tanti giorni fa, segnalando l’incresciosa e mai risolta definitivamente, situazione di parte del rione Modena che quotidianamente è invaso da chi continua ad usare la strada come cassonetto dell’immondizia. Il massimo del degrado e della sporcizia, l’abbiamo invece vista appena ieri: hinterland della Città di Reggio Calabria zona Sud, precisamente zona di Mortara, un’intera arteria mai del tutto utilizzata, in quanto serve la zona della struttura fantasma del Mercato Ortofrutticolo, adibita a discarica a cielo aperto (come si può constatare nel video). Sicuramente la colpa, è di chi continua ad insozzare il suolo pubblico. Ma possibile che nel 2019 non si possa fare nulla per evitarlo?
Telecamere, una pattuglia in borghese una denuncia al NOE dei Carabinieri per danno ambientale, tonnellate di spazzatura lasciate ai margini di questa strada che è “presidiata” da topi, cani randagi, gabbiani. Probabilmente la scelta del metodo per raccogliere ed obbligare alla differenziata, così come è stata attuata, è sbagliata. Non è in discussione che si debba fare la raccolta differenziata, ma dire che si sono utilizzati i mastelli per scovare gli evasori della tassa sui rifiuti, ha fatto sì che gli stessi, per sfuggire all’esborso, stiano deturpando la città in barba anche a coloro che pagano le tasse in maniera giudiziosa e non possono godere della pulizia che meriterebbe un servizio così costoso! …. Non sarebbe stato più semplice nel 2019 utilizzare un pc ed incrociare i dati dei residenti\proprietari di immobili con quelli dei paganti la tassa? E procedere a controlli a tappeto quartiere per quartiere??!! Oggi chi non paga la tassa sui rifiuti a Reggio Calabria ed è sconosciuto all’ente di riscossione, difficilmente si auto-denuncierà, colpito dal rimorso ambientalistico per ottenere i “favolosi” mastelli…. quindi occorrerebbe che chi di dovere, si interessasse a rivedere un sistema, già spesso fagliante nella normale raccolta e che è concausa, insieme all’inciviltà dei peggiori cittadini, di una situazione di degrado da terzo, anzi quarto mondo.
Fabrizio Pace