“La notizia, annunciata dalla stampa e se venisse confermata, dell’iniziativa dell’AVR di denunciare i lavoratori dipendenti che avrebbero scioperato per difendere il loro fondamentale diritto alla retribuzione, ha del paradossale e può accadere solo a Reggio. L’azienda vorrebbe, in tal modo, tutelare la propria immagine come se l’unica immagine che interessi in questa vicenda è solo ed esclusivamente la propria”. E’ quanto dichiara il Consigliere Comunale di Forza Italia avv. Pasquale Imbalzano, sbalordito per una iniziativa che riteniamo temeraria e che la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in città avrebbe dovuto proprio risparmiarsi, per “carità di patria”. A tutto c’è un limite. “E quale iniziativa avrebbe dovuto intraprendere il Consiglio Comunale per la condizione pietosa, in alcuni periodi, in cui viene lasciata Reggio e di cui c’è ampia testimonianza sulla stampa e sui social, pur al netto dei pochi incivili che esistono in qualsiasi realtà? Pensare di ledere il sacrosanto diritto allo sciopero di lavoratori che, dopo aver prestato quotidianamente il loro laborioso e responsabile servizio, si sono visti nelle settimane scorse, per ritardi a loro non imputabili privare della possibilità di onorare i propri impegni quotidiani, stanti i ritardi nel pagamento delle loro spettanze, è cosa che si commenta da sé ed è materia sicuramente da approfondire”, continua Pasquale Imbalzano. “Cosa sa l’Azienda delle difficoltà dei lavoratori e dei prestiti contratti da tanti di loro con Banche ed Istituti finanziari per far fronte alle quotidiane ed improrogabili necessità e delle relative rate che puntualmente devono ad ogni fine mese onorare, indipendentemente dalla puntualità nel pagamento dei loro stipendi? E cosa sa l’Azienda della difficile condizione di famiglie monoreddito, con figli che studiano e da mantenere, e di pagamenti cash da fare ai supermercati per far fronte alle normali spese di sostentamento? E cosa sa ancora l’Azienda di affidamenti bancari su anticipo degli stipendi e dei relativi costi per interessi passivi che vanno decurtare i loro modesti emolumenti quando arrivano in banca?” aggiunge ancora Pasquale Imbalzano. “Per i lavoratori, i ritardi nel pagamento degli stipendi e di spettanze arretrate non si risolvono soltanto in danni di immagine personali e delle loro famiglie, ma comportano costi aggiuntivi che nessuno rifonderà, né il Comune né la stessa AVR. Per questo chiediamo all’Assessore al Ramo di esprimersi chiaramente su questa vicenda, mentre anticipiamo che andremo a sollecitare una immediata riunione delle Commissioni Comunali competenti per capire fino in fondo cosa funziona e, ancor di più, cosa non funziona nel comparto, stante le decine di milioni di Euro che vengono erogate annualmente dall’Amministrazione Comunale”, continua l’avv. Pasquale Imbalzano. “Entriamo, con questo scivolone dell’Azienda a danno dei lavoratori AVR, su un terreno assai delicato, ma che, ne siamo convinti, permetterà di spiegare a noi ed alla città il rapporto costi/benefici di un servizio così delicato ma decisivo per l’immagine e per la salute dei cittadini reggini”, conclude Pasquale Imbalzano.