Bindu e Kanadurga, prime fedeli “in età mestruale” nel luogo di culto. (DIRE) 2 Gen. – In India, lo stato meridionale del Kerala e’ diviso su una decisione della corte suprema, che ha stabilito di aprire le porte del tempio di Sabarimala alle donne di ogni eta’. La decisione era stata emessa gia’ a settembre, rompendo un divieto secolare che impediva alle donne tra i 10 e i 50 anni, il cui sangue mestruale e’ considerato impuro da alcuni, di accedere al luogo sacro. Alcuni estremisti indu’, pero’, avevano ostacolato l’applicazione della sentenza, manifestando per impedire alle donne di accedere al tempio. Anche Bindu e Kanakadurga, un avvocato di 42 anni e una dipendente pubblica di 44, erano state respinte dai dimostranti all’ingresso del tempio, ma alle tre e quarantacinque di oggi (ora indiana), scortate dalla polizia, sono riuscite a entrarvi per pregare. Il gesto e’ stato diffuso anche in un video pubblicato dall’agenzia Ani: ora si teme per l’incolumita’ delle due donne, che gia’ dal mese scorso erano state poste sotto protezione della polizia. La casa di Bindu, secondo una fonte citata dal sito di notizie ‘The Hindu’, e’ stata vandalizzata da sospetti militanti del Bjp, il partito induista al governo, ed entrambe le donne hanno subito minacce. Martedi’, in una manifestazione sostenuta dal governo del Kerala, decine di migliaia di donne hanno formato una catena umana di 620 chilometri per manifestare a favore dell’uguaglianza di genere, da Kasargod, a nord, alla capitale Trivandrum. Proprio qui, oggi, una manifestazione di segno opposto e’ stata organizzata dal ramo femminile del Bjp, che si e’ scontrato con la polizia mentre tentava di accedere alla sede del segretariato di Stato, scandendo slogan contro Bindu e Kanakadurga. (Gif/ Dire) 17:22 02-01-19
