L’indagine trae origine dal decesso, avvenuto nei bagni della stazione ferroviaria di Udine, della sedicenne B. A., evento occorso il 03 Ottobre 2018 per overdose, dovuta all’assunzione di una dose letale di eroina, definita come “gialla” per la purezza del principio attivo ivi contenuto.
L’attività svolta da personale della Squadra Mobile della Questura e della Sezione Polizia Ferroviaria di Udine, che si è concretizzata nell’analisi delle telecamere di video sorveglianza della città, dei tabulati e dei contenuti dei telefoni dei ragazzi coinvolti, nonché dalle numerose testimonianze offerte dai coetanei, ha permesso di individuare nel cittadino afghano S.J., il soggetto che ha ceduto la sostanza stupefacente che poco dopo la ragazza si è iniettata.
Le evidenze raccolte hanno consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere il provvedimento della misura cautelare in carcere nei confronti dell’indagato, per i reati di cessione continuata di sostanza stupefacente e per morte della minore, quale conseguenza non voluta dal colpevole.
La misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Udine, è stata eseguita nel pomeriggio di ieri, nella zona di borgo stazione ove gravitava lo straniero, peraltro in violazione sia di un precedente divieto di dimora a Udine, sia di un foglio di via. L’uomo è stato associato presso la locale Casa Circondariale.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Udine/articolo/12185c1ca6a1bf87b705558745