Però 4 città su 10 hanno stati idrici in stato “buono”. (DIRE) Roma, 19 dic. – Buoni i risultati per quanto riguarda lo stato chimico delle acque: il 40% delle citta’ ha tutti i corpi idrici nel proprio territorio in stato ‘Buono’ e solo il 13% in stato ‘Non Buono’. Sono alcuni dei risultati dell’edizione 2018 del Rapporto ISPRA-SNPA ‘Qualita’ dell’Ambiente Urbano’, presentato questa mattina al Senato. Il lavoro, che analizza l’ambiente in 120 citta’ e 14 aree metropolitano, quest’anno dedica il focus alle esperienze innovative. Storia diversa per i pesticidi nelle acque superficiali che rivelano concentrazioni superiori ai limiti normativi in 24 comuni sui 65 esaminati, mentre per le acque sotterranee il 7,3% dei punti, presenta concentrazioni sopra ai limiti consentiti. Nei Comuni indagati sono state riscontrate 187 sostanze diverse rispetto alle 396 cercate. Nel 2017, il 95% delle acque di balneazione italiane (marine, lacustri e fluviali) si classificano in classe eccellente e buona, ma l’1% rimane in classe scarsa. Per quanto riguarda il rischio da proliferazione cianobatterica, in alcune acque lacustri, si osserva la presenza di diversi generi potenzialmente tossici, tra le quali la microcistina risulta la cianotossina piu’ diffusa nelle acque dolci. (Ran/Dire) 10:49 19-12-18