Fantastichini. Standing ovation a Casa Cinema: “Grazie, Ennio”

(DIRE) 3 Dic. – Un lungo applauso e una standing ovation hanno chiuso la carrellata di immagini tratte dai ruoli piu’ famosi interpretati sul grande schermo da Ennio Fantastichini, l’attore scomparso lo scorso primo dicembre a causa di complicanze legate a una leucemia. Nella sala Deluxe della Casa del cinema di Roma, dove dalle 15 e’ allestita la camera ardente, le molte personalita’ del mondo dello spettacolo presenti si sono alzate in piedi per rendere omaggio a Fantastichini. “Sarebbe felicissimo di vedere tutto questo amore qui. Continua a stare tra noi ed e’ fortunato perche’ ha fatto cio’ che voleva fare. Rimarra’ la sua immortalita’ dentro una pellicola”, ha detto il figlio Lorenzo, che ha poi letto un testo scritto da suo cugino per Fantastichini. “Ho avuto la fortuna di conoscerlo tantissimi anni fa, siamo stati compagni di viaggio nella vita. Era un attore sublime, geniale, imprevedibile, ho imparato molto da lui. Abbiamo condiviso tante cose”, ha detto Alessandro Haber, il primo a intervenire dopo il figlio di Fantastichini. “Credo che il cinema italiano il talento di Ennio non lo abbia saputo cogliere cosi’ bene, perche’ poteva fare e dare molto di piu'”, ha tenuto a dire Giovanna Volonte’, figlia del grande attore Gian Maria, con il quale Fantastichini ha lavorato in ‘Porte aperte’, di Gianni Amelio. “Non ce l’abbiamo fatta a consegnargli il premio Volonte’- ha aggiunto- invito Lorenzo a ritirarlo la prossima estate”. E poi Sergio Rubini, che ha ricordato di averlo conosciuto “tantissimi anni fa. Ho sempre pensato che facessimo parte di una specie di strano gruppo, di un modo particolare di essere attori. La caratteristica di Ennio, che lo rendeva unico, era che con lui non c’era competizione. Lui non metteva in ballo sentimenti negativi. Era piu’ di un attore, era un artista vero, un poeta. Era un gigante. Se ne va un pezzo di noi tutti”. A una platea sempre piu’ affollata, Claudio Bigagli ha ricordato tra le lacrime i primi anni a Roma di Fantastichini e la sua passione per la musica. “La sua fisicita’ massiccia corrispondeva a una timidezza da ragazzo fragile e romantico. Era molto di sinistra e molto battagliero. Ora lo salutiamo con un dispiacere enorme- ha detto invece il regista Paolo Virzi’- ma non voglio perdere quella sua ironia e quella sua vitalita’”. Non ha trattenuto le lacrime Pierfrancesco Favino: “Per lui non c’erano eta’, classi, attori arrivati e attori non arrivati. C’erano persone. Quest’uomo e’ stato un uomo, un essere umano. Grazie”. Anche l’attrice Lunetta Savino, il regista Sandro Veronesi e Fabrizio Gifuni hanno ricordato il loro legame con Fantastichini, mentre Ida Di Benedetto ha dedicato all’attore dei versi di Garcia Lorca. Alle 20 la Casa del cinema di Roma proiettera’ nella sala Kodak ‘Mine vaganti’ di Ferzan Ozpetek, con cui Ennio Fantastichini ha vinto nel 2010 il David di Donatello e il Nastro d’argento. (Dip/ Dire) 19:02 03-12-18

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