La città di Roccella Jonica sarà candidata alla “Bandiera d’onore 2019” del Consiglio d’Europa, uno dei maggiori riconoscimenti annualmente assegnati alle città e comuni che si sono distinti per la loro attività a favore dell’ideale europeo. La candidatura al prestigioso riconoscimento è nata da un’idea condivisa dall’ “Associazione Roccella Jonica – Europa per i gemellaggi”, presieduta da Pietro Commisso, e dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Certomà, considerata la lunga e proficua attività di gemellaggio e di dialogo con altre cittadine degli Stati membri dell’UE, avviata dal comune ionico calabrese a seguito del Patto di Gemellaggio siglato con la città di Arco (TN) nel 2007. Da oltre dieci anni, infatti, la città di Roccella, in virtù delle relazioni instaurate con la città trentina, è entrata in un circuito europeo di comuni uniti da patti di gemellaggio o di amicizia di cui fanno parte oltre ad Arco, anche Beloeil, in Belgio; Rymarov nella Repubblica Ceca; Maybole in Scozia; Crosne in Francia; Ozymek in Polonia; Bogen e Shotten in Germania. Grazie alle attività coordinate dalla locale Associazione per i gemellaggi, Roccella Jonica è da tempo protagonista di numerose iniziative, visite e scambi culturali con i comuni italiani e stranieri gemellati o amici, finalizzati a rilanciare lo spirito della vera integrazione europea tra i popoli. Tutto questo ha permesso al Comune di Roccella Jonica di essere già insignito nel 2014 a Strasburgo del “Diploma europeo” rilasciato dal Consiglio d’Europa. La candidatura all’assegnazione della “Bandiera d’onore 2019 ”, la cui attribuzione è una condizione essenziale per ottenere eventualmente in seguito la “Targa d’Onore” e il “Premio d’Europa”, sarà presentata alla stampa ed alla cittadinanza nel corso di una conferenza in programma sabato 1 dicembre alle ore 17.00 all’ex Convento dei Minimi. Interverranno il sindaco Giuseppe Certomà, l’assessore comunale alla Cultura Bruna Falcone ed il presidente dell’Associazione “Roccella Jonica – Europa per i gemellaggi” Pietro Commisso.