Evento in grande stile per il “Laboratorio delle Arti e delle Lettere – Le Muse” di Reggio Calabria che continua il suo Anno Sociale “invernale” con un grande nome del panorama europeo: la soprano Adriana Morelli.
“Le Muse” eccezionalmente per una domenica sono stati ospiti presso l’Auditorium della Chiesa di Santa Maria del Divino Soccorso, per una conversazione con Adriana Morelli, presentata da Giuseppe Livoti come nota soprano romana, che dopo 40 anni di attività e di docenza è approdata al piacere della scrittura e di un nostos, ovvero il ritorno dopo tantissimi anni, nella città di Reggio Calabria.
Per noi delle Muse – ha chiosato – Livoti un grande avvenimento ed occasione, visto che, la nota artista ha conseguito il diploma di Canto presso il Conservatorio “F.Cilea” di Reggio Calabria, il quinto anno di pianoforte principale presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, nel 1978 ha ottenuto il riconoscimento quale miglior giovane cantante lirica nel concorso promosso dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ed iniziato la carriera di professionista debuttando in Bohéme al Teatro Nuovo di Spoleto. Il saluto dell’assessore ai Beni culturali del Comune di Reggio Calabria dott.ssa Irene Calabro’, ha aperto l’incontro, sono contenta di seguire ancora una volta l’appuntamento delle Muse, realtà culturale che sta consegnando alla città di volta in volta importanti momenti di crescita, e la mia attenzione è rivolta verso queste realtà che promuovono la crescita formativa dei cittadini della nostra città.
Ho ricevuto nella mia vita numerosi premi dice la Morelli ed ho ottenuto diversi riconoscimenti, vincendo numerosi concorsi musicali: Achille Peri (Teatro Municipale di Reggio Emilia), Maria Callas (RAI), Voci pucciniane (Teatro del Giglio di Lucca); interpretando nei più importanti teatri lirici italiani e stranieri con direttori quali von Karajan, Metha, Casadesus, Maazel, Argiris, Bartoletti, Patanè, Santi, Gavezzeni, Oren, Chailly, Plasson, R. Abbado, Arena, Frubech De Burgos, ma quello che non dico con il canto o con la parola, essendo personalità riservata, lo scrivo in pagine bianche che spesso arricchisco di temi e contenuti che sfuggono al mio controllo, perché dove c’è anima c’è pensiero.
“Ineffabile Presenza”, è un romanzo, la storia di Amedeo Marchand, diplomatico presso l’ Ambasciata francese come consigliere per gli Affari Esteri. L’amore lo legherà a Sandra, avranno tre figli: Angelo, Andrea e Nicole. Il tragico epilogo di un viaggio di lavoro segnerà l’ineluttabile svolgimento in un avvicendarsi di presenze trascendentali di Amedeo nelle vite di Sandra… questi in sintesi i concetti espressi da Mirella Marra – già direttrice Archivio di Stato di Rc e lettrice di eccellenza per la serata. E’ un romanzo che rispecchia la stratificazione psicologica del livello culturale del personaggio continua la Marra, dove entra in gioco il libero arbitrio, i buoni sentimenti, la politica europea del tempo e la ricerca della verità, accompagnata dal gioco tra umano e trascendente. Mons. Giorgio Costantino – parroco di Santa Maria del Divino Soccorso ringraziando “Le Muse” per il loro operato e prendendo spunto dal testo della Morelli si è soffermato sull’albero della conoscenza, il bene ed il male, tema tanto trattato da San Paolo nella Lettera ai Romani. Presente anche Armando Siciliano che da noto editore del Sud Italia, ha ribadito come oggi tutti scrivono, vorrebbero pubblicare ma, si sta dando vita a falsi miti della scrittura. Andrea Francesco Calabrese – docente Conservatorio “F.Cilea” di Reggio Calabria, eccellenza e maestro tra i più importanti italiani, ha accompagnato la Morelli in un piccolo viaggio musicale che ha interpretato “Till there was you, Love Never Dies e Vissi D’arte”, aria dell’opera Tosca di Giacomo Puccini con coreografie del noto coreografo Antonio e della ballerina Samuela Piccolo, storici formatori coreutici per intere generazioni della città. Molti interventi sul ruolo della scrittura, oggi, hanno animato la seconda parte della serata, dalla vice presidente Muse Francesca D’Agostino, alla dirigente dell’Istituto Comprensivo Alvaro – Gebbione” Maria Rosa Monterosso, ai presidi Giovanni Marciano’ e Rita Cananzi che si sono soffermati sull’importanza dell’informazione culturale, come fonte non di apparenze ma, occasione di formazione per le nuove generazioni.