Madre e padre su carta identita’: replica di Antonello Soro, Presidente dell’Autorita’ Garante per la Privacy

“A fronte dei rilievi, spesso anche offensivi, mossi all’Autorità in relazione al parere reso sullo schema di decreto recante modifiche alla disciplina del rilascio della carta d’identità elettronica, è necessario chiarire un aspetto essenziale. Come in ogni altra ipotesi in cui gli sia richiesta l’espressione del proprio parere, anche in questo caso il Garante si è limitato a verificare la conformità dell’atto sottopostogli rispetto alla disciplina di protezione dati. Nella fattispecie, l’esclusiva indicazione dei soggetti esercenti la responsabilità genitoriale come “madre” e “padre”, anche nell’ipotesi in cui essi presentino – come consentito dall’ordinamento – caratteristiche soggettive diverse da quelle, non può non risultare incompatibile, in particolare, con il principio di esattezza dei dati trattati.  Il Garante si è limitato a rilevare tale profilo di criticità e l’asimmetria tra la disciplina primaria e l’atto proposto, non spettando certamente a questa Autorità trarne le conseguenze e proporre soluzioni alternative.  Quanto agli insulti rivolti all’Autorità, essi,  come noto, qualificano chi li fa e non chi li riceve”.

C.S. Garante della Privacy

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