(DIRE) 6 Nov. – “L’Italia entrera’ molto probabilmente in recessione entro la prima meta’ del 2019. È quello che possiamo prevedere osservando il pessimo dato di oggi registrato dall’indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi (PMI), sceso anch’esso, come quello manifatturiero, a 49,2 punti ad ottobre, dal precedente 53,3 e ben al di sotto dell’atteso 52,1. Al di sotto della soglia dei 50 punti l’indicatore anticipatore PMI predice una recessione economica, che di solito si verifica, in termini di variazione del Pil su base annuale, nei successivi 7-8 mesi. Nell’ultimo decennio, per esempio, le due fasi recessive del 2008-2009 e del 2011-2012 furono previste dal PMI con circa mezzo anno di anticipo. Questo vuol dire che, se questa regola dovesse essere rispettata anche questa volta, l’Italia entrerebbe in recessione entro il prossimo giugno. Purtroppo per il Governo, sull’andamento di questo indicatore, l’Italia rappresenta un caso a parte, l’unico Paese che si trova con un valore cosi’ basso e cosi’ fortemente in flessione, se si considera che, al contrario, il PMI dei servizi dell’Eurozona e’ salito nello stesso periodo a 53,7, battendo le aspettative degli analisti, pari a 53,3, con la Spagna che ha registrato addirittura un 54,0, in risalita rispetto alla precedente lettura, pari a 52,5. La perdita della fiducia degli esperti del settore rappresenta la sfiducia che essi ripongono nelle politiche economiche del Governo. Mentre negli altri paesi periferici regna ottimismo, il nostro Paese e’ ormai l’unico in Europa dove famiglie e imprese non hanno piu’ fiducia nel loro futuro. Con questo scenario, del tutto verosimile, salterebbero completamente tutte le previsioni di crescita scritte dal Governo nella tabella inviata alla Commissione per il prossimo triennio e gli indicatori di finanza pubblica deficit/Pil e debito/Pil schizzerebbero verso l’alto. È questa la critica che ha spinto la Commissione Europea a bocciare la manovra del Governo e che, purtroppo, e’ confermata dall’evidenza dei dati” Grazie agli esponenti di questo Governo che hanno prodotto lo straordinario risultato di isolarci completamente dal resto d’Europa e rendere l’economia italiana un caso clinico. Davanti a questa de’bâcle l’unica cosa che dovrebbero fare e’ andarsene a casa al piu’ presto”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia. (Vid/ Dire) 12:11 06-11-18