(DIRE) Roma, 4 Nov. – “L’idea di bloccare la prescrizione dopo il primo grado contiene una visione illiberale del processo. Il principio di ragionevole durata è un elemento fondamentale della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e della nostra Costituzione. Il processo ‘a vita’ viola i diritti dell’imputato, appesantisce la macchina della Giustizia, e trova proprio nella magistratura il principale oppositore”. Lo dichiara in una nota Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, componente della Commissione Giustizia della Camera. “La soluzione alla prescrizione – aggiunge – è rendere più efficiente il sistema e celebrare i processi in tempi rapidi. Recuperare vecchie proposte, già bocciate, è il segno di un giustizialismo inaccettabile che trasforma il Disegno di legge contro la corruzione in una proposta giacobina. Le pene interdittive perpetue, il processo eterno e l’inquietante agente sotto copertura completano la torsione regressiva del decreto sicurezza. Si chiama Stato di Polizia, sembra lontano ma si avvicina rapidamente”. (Com/Pol/ Dre) 10:17 04-11-18
banner
Recommended For You
About the Author: Redazione ilMetropolitano
Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nato nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione